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Buona la prima: Ciciretti illude il Benevento, Quagliarella lo esorcizza

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Buona la prima: Ciciretti illude il Benevento, Quagliarella lo esorcizza

Non è stata una passeggiata, come non lo sarà mai in questa categoria. La Sampdoria parte lenta, poi carbura e rovina il ballo al debuttante Benevento. Al “Ferraris” comincia con il piede giusto il campionato dei blucerchiati di Giampaolo: vittoria in rimonta e tre punti. Buona la prima, insomma, al netto della sofferenza – soprattutto finale – patita in campo e sugli spalti.

Colpo. Rispetto al Foggia il mister opera due cambi di formazione: Pavlovic sulla mancina e Ramírez sulla trequarti; Murru e Alvarez partono dalla panchina. Gli ospiti partono invece senza timori reverenziali e si affacciano presto in tre occasioni – due volte con Coda, una con Ciciretti – dalle parti di Puggioni. All’8′ il Doria prova a uscire dal guscio in contropiede ma Caprari perde l’attimo per colpire. Barreto all’11’ ci prova con il sinistro ma deve fare i conti con l’opposizione di Costa. Ciciretti al quarto d’ora non trova invece ostacoli per andare a battere Puggioni con un mancino a giro. I blucerchiati accusano il colpo, i campani non si accontentano; anzi, si esaltano, e con una girata di Coda sfiorano il raddoppio: il nostro portierone vola e si rifugia in corner.

Pari. La Samp prova a riassestarsi e reagisce con Torreira, murato però dalle maglie giallorosse al 20′, e con Quagliarella, il cui destro si disperde sui led pubblicitari. Nessun problema, il bomber si rifà al 39′: sugli sviluppi di un corner, Praet calcia a botta sicura, Belec respinge e Quaglia è il più resto di tutti a ribadire in rete. Il VAR conferma la regolarità del pari e al 42′ i ragazzi vanno vicini al sorpasso: Caprari innesca Ramírez, chiuso da Belec proprio sul più bello.

Sorpasso. Anche il numero 90 avrà tempo e modo per riscattarsi. Al 9′ della ripresa, per essere precisi. L’uruguayano ruba palla e mette Quagliarella nelle condizioni di metterla alle spalle di Belec per la seconda volta. Bellissimo e godurioso il sinistro del miglior bomber di A in attività, sotto la Sud, a maggior ragione. È il sorpasso ma non è finita. Bisogna sudarsela. Puscas ci fa tremare dalla parte opposta al 14′ spedendo alto con la testa un angolo di Ciciretti.

Così. Al 18′ Giampaolo toglie Caprari e mette Bonazzoli. La pressione del Benevento non diminuisce e Regini deve immolarsi per evitare il 2-2 di Puscas. Allora il mister cambia ancora: fuori Ramírez, dentro Linetty; Praet diventa trequartista e inventa per Quagliarella: la rovesciata alla mezzora non va a buon fine. Al 36′ Regini e Silvestre mancano la zampata decisiva su angolo di Torreira. Djuricic per Praet è l’ultima alzata di lavagnetta elettronica della partita. Partita che – dopo i 300 secondi di recupero e un ultimo tentativo di Coda parato da Puggioni – si chiude sul 2-1. Più dura del previsto ma questo è il calcio italiano. Bravi, bene così.

Sampdoria 2
Benevento  1
Reti: p.t. 15′ Ciciretti, 39′ Quagliarella; s.t. 9′ Quagliarella.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Regini, Pavlovic; Barreto, Torreira, Praet (39′ s.t. Djuricic); Ramírez (23′ s.t. Linetty); Caprari (18′ s.t. Bonazzoli), Quagliarella.
A disposizione: Tozzo, Alvarez, Ferrari, Verre, Bereszynski, Capezzi, Murru, Kownacki.
Allenatore: Giampaolo.
Benevento (4-4-2): Belec; Venuti, Lucioni, Costa, Letizia (27′ s.t. Di Chiara); Ciciretti, Cataldi, Del Pinto (38′ s.t. Viola), D’Alessandro; Coda, Puscas (37′ s.t. Cissè).
A disposizione: Piscitelli, Brignoli, Djimsiti, Camporese, Gyamfi, Gravillon, Donnarumma, Brignola.
Allenatore: Baroni.
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Assistenti: Di Fiore di Aosta e Prenna di Molfetta.
Quarto ufficiale: Minelli di Varese.
VAR: Mazzoleni di Bergamo.
Assistente VAR: Serra di Torino.
Note: ammoniti al 44′ p.t. Barreto e al 50′ s.t. Cataldi per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 5′ s.t.; abbonati 15.982 (rateo gara 162.104 euro), paganti 3.241 (incasso 57.156 euro); terreno di gioco in discrete condizioni.

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