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Genova è blucerchiata: Muriel e un’autorete ci regalano il derby

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Genova è blucerchiata: Muriel e un’autorete ci regalano il derby

Abbiamo aspettato 55 giorni prima di alzare le braccia al cielo e lo abbiamo fatto nel momento opportuno. Il derby della Lanterna numero 113 si colora di blucerchiato. Supportata dal grande cuore della sua gente, la Sampdoria di Marco Giampaolo conquista tre punti fondamentali per il proprio cammino, facendo propria una stracittadina tra le più belle, vibranti e spettacolari degli ultimi anni.

Pari. Il mister recupera Silvestre al centro della difesa, lancia Fernandes per la prima volta dall’inizio e punta sull’esperienza nel reparto offensivo: Quagliarella più Muriel. In porta debutta in blucerchiato il genovese e doriano Puggioni. La contesa entra subito nel vivo. Quagliarella già al 3′ impegna Perin con una deviazione area su cross di Muriel, Veloso risponde un minuto più tardi con tentativo da fuori. All’11’ Muriel fa le prove generali del vantaggio che arriva 60 secondi più tardi. Fernandes la mette in mezzo rasoterra, Quaglia la stoppa e la tocca per l’accorrente colombiano: 1-0 e festa sotto la Sud. Il Doria non si accontenta e potrebbe ferire in contropiede, gli ospiti però colpiscono alla prima vera occasione, al 24′. Edenilson ha troppo spazio per cercare in area il compagno Rigoni, che non fatica a depositare alle spalle di Puggioni. Tutto da rifare.

Disdetta. Sono i rossoblù in questo momento a spingere: Edenilson manca l’appuntamento con il tap-in alla mezzora, poi Burdisso costringe Puggioni a superarsi e a tirare un sospiro di sollievo sulla seguente ribattuta in rete perché Pandev viene pescato in fuorigioco. La contro-reazione doriana non si fa attendere e al 39′ arriva una doppia traversa: dapprima la colpisce in pieno Silvestre sugli sviluppi di un piazzato di Fernandes, quindi – sugli sviluppi dell’azione – la scheggia Muriel in girata. La Samp c’è e allo scadere avrebbe l’occasione di riportarsi avanti con Quagliarella, scaltro a guadagnarsi un rigore – netto, Perin lo tocca -, meno nel batterlo, visto che l’estremo genoano si riscatta neutralizzando il destro a mezza altezza del numero 27. Un disdetta, doppia se si considera che Fabio non sbagliava un rigore dal 25 ottobre 2009, sette anni fa.

Autogol. La lotta tra Quaglia e Perin continua anche al pronti-via della ripresa. Fernandes imbuca, l’attaccante calcia con il mancino e trova i guanti dell’avversario. Avversario che capitola a stretto giro. Muriel guadagna al fondo e crossa forte e teso, Perin respinge ma su Izzo, novello Bovo nell’autosegnarsi sotto la Nord. Sotto la pioggia, la Samp si rialza e sfiora il tris con un pallonetto mal calibrato da Quagliarella. I blucerchiati viaggiano a mile e Muriel risulta imprendibile: Perin ci mette i pugni per arrestare il suo bolide. Prima del quarto d’ora Orban meriterebbe il secondo giallo, Tagliavento lo grazia, Corradi lo toglie. Giampaolo, invece, richiama Fernandes per Alvarez al 22′.

Vittoria. La gara cala nei ritmi, la pioggia cade con più fragore e prima della mezzora il Genoa tenta il tutto per tutto giocandosi la carta-Pavoletti. Il Doria risponde con l’esordiente stagionale Palombo in campo per Torreira. Ninkovic rileva Pandev ed esaurisce i cambi rossoblù; quelli blucerchiati terminano con Djuricic (altro debuttante assoluto), dentro per il rush finale. Rush in cui Alvarez, servito proprio dal serbo, potrebbe triplicare e chiudere i giochi, ma la difesa ribatte il mancino dell’argentino. Un muro si erge infine dalle parti di Puggioni, decisivo nel bloccare Ninkovic in pieno recupero. Vittoria! Il cielo è blucerchiato sopra la Superba.

Sampdoria 2
Genoa           1
Reti: p.t. 12′ Muriel, 24′ Rigoni; s.t. 2′ Izzo aut.
Sampdoria (4-3-1-2): Puggioni; Sala, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira (31′ s.t. Palombo), Linetty; Fernandes (22′ s.t. Alvarez); Muriel (42′ s.t. Djuricic), Quagliarella.
A disposizione: Tozzo, Amuzie, Eramo, Pereira, Schick, Krajnc, Praet, Cigarini, Budimir.
Allenatore: Marco Giampaolo.
Genoa (3-4-3): Perin; Izzo, Burdisso, Orban (15′ s.t. Muñoz); Edenilson, Veloso, Rincon (29′ s.t. Pavoletti), Laxalt; Pandev (37′ s.t. Ninkovic), Simeone, Rigoni.
A disposizione: Lamanna, Zima, Gentiletti, Cofie, Ntcham, Ocampos, Biraschi, Brivio, Fiamozzi.
Allenatore: Alberto Corradi.
Arbitro: Tagliavento di Terni.
Assistenti: Barbirati di Ferrara e Tegoni di Milano.
Quarto ufficiale: Vuoto di Livorno.
Arbitri addizionali: Damato di Barletta e Valeri di Roma 2.
Note: ammoniti al 45′ p.t. Perin, al 4′ s.t. Linetty, all’11’ s.t. Orban, al 23′ s.t. Laxal per gioco scorretto, al 34′ s.t. Puggioni per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 5′ s.t.; abbonati 13.739 (rateo gara 143.128 euro), paganti 16.085 (incasso 407.063 euro); terreno di gioco in buone condizioni.

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