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Giampaolo: «A Bergamo non si decide nulla, ma possiamo creare un margine»

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Giampaolo: «A Bergamo non si decide nulla, ma possiamo creare un margine»

«Quella di Bergamo non sarà una sfida decisiva». Marco Giampaolo blocca fin dal principio chi vede in Atalanta-Sampdoria una gara da dentro o fuori. «Si potrà però determinare l’avvicinamento per tutte e due le squadre ad un certo tipo di obiettivi – aggiunge -. Le partite decisive si giocano in 90 minuti, magari 120. Ma dopo domani ce ne saranno oltre mille. Però state certi che le sfide decisive arriveranno».

Alleato. Il meteo in questi giorni non è stato un alleato. «Tra neve, pioggia e freddo è stata una settimana particolare – dice il tecnico -. Tranne giovedì, quando abbiamo avuto qualche problema, ci siamo sempre riusciti ad allenare bene. Merito di chi cura le nostre strutture: dai giardinieri a salire. Abbiamo visto l’Atalanta in tante sedute video e sappiamo che sarà tosta, complicata».

Fastidi. I nerazzurri sono temibili, sanno creare problemi a tutti. «Il modo di giocare di Gasperini infastidisce chiunque – spiega il mister -. Ha un modo di giocare che è completamente diverso dal nostro. Non dico né migliore né peggiore, ma diverso. Mi aspetto tanti uno contro uno a centrocampo. Gasperini è molto bravo e riesce a trasmettere ciò che vuole ai suoi. L’Atalanta incarna bene le caratteristiche che il suo mister vuole».

Margine. «Probabilmente non saranno decisive le elezioni di domani, figuriamoci la partita di Bergamo – sorride Giampaolo -. Non andremo a giocare per una partita scapoli e ammogliati. Lo sappiamo. Facendo i conti della serva dobbiamo vincere almeno cinque o sei partite. Qualcuna anche fuori casa, per forza. Vincere domenica significa guadagnarsi un margine e poi permettersi di poter sbagliare».

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