U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Giampaolo sfida la Juve: «Ce la vogliamo giocare, dobbiamo divertirci per divertire»

News

Giampaolo sfida la Juve: «Ce la vogliamo giocare, dobbiamo divertirci per divertire»

Dunque, la Juventus. E da domani 49 giorni senza più soste per la Sampdoria: un minimo di 9 partite e un massimo di 11 tra campionato e TIM Cup. Marco Giampaolo, alla vigilia della gara con i campioni d’Italia, sottolinea quanto sarebbe importante per la squadra e per tutto l’ambiente firmare una buona prestazione contro i bianconeri per conservare la spinta propulsiva dell’entusiasmo. «Domani parte un nuovo mini-ciclo – comincia l’allenatore doriano -. Il cammino è lungo e saremo messi alla prova più volte nel prossimo periodo. Praticamente rimetteremo in gioco quanto fatto da agosto fino a qui. Giochiamo sereni, divertiamoci per divertire il nostro pubblico».

Tabù. Durante la conferenza stampa e l’intervista one to one con Premium Sport, diverse le domande su un dato statistico: la Samp, sotto la presidenza di Massimo Ferrero, è riuscita almeno una volta a battere tutte le cosiddette big della Serie A. Tutte tranne la Juventus, nel pieno del suo ciclo storico più vincente con 6 Scudetti in bacheca e ben due finali di Champions all’attivo. Giampaolo, che da tecnico non è mai riuscito a superare la Juve, non si formalizza: «Questa volta ho qualche chance in più di batterli. Già l’anno scorso creammo loro qualche problema. Però pensare di giocarsela più o meno alla pari è un piccolo risultato. Una stagione fa dissi che era una gara proibitiva, ora è quasi proibitiva. Ma prima o poi toccherà anche a me fare un punto contro di loro…».

Scelte. Infine, spunti e riflessioni sulle scelte, individuali e tattiche, in vista della gara di Marassi. «La squadra l’ho vista bene questa settimana – commenta il mister – e qualche dubbio ce l’ho, perché l’ho vista allenarsi nella giusta maniera. Il mio compito è rendere più funzionale possibile la formazione iniziale rispetto all’avversario e poi sceglierne undici. I nazionali? Ho toccato con mano la condizione di Bereszynski e Linetty, che sono rientrati prima. Ma anche Strinic e Zapata li ho visti proprio bene».

altre news