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Il destino di Montella: «Io amo la Sampdoria, un sogno tornare in blucerchiato»

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Il destino di Montella: «Io amo la Sampdoria, un sogno tornare in blucerchiato»

Una folla così fuori dal “Mugnaini” non si vedeva un po’. Altrettanto si potrebbe dire della sala stampa del centro sportivo di Bogliasco, piena sino all’orlo. E tutti in attesa di un solo uomo, Vincenzo Montella. La stella, come lo ha definito nel suo tweet di benvenuto il presidente Massimo Ferrero. «Ho scelto di fare il viaggio da Roma a Genova in macchina – racconta l’allenatore doriano davanti alle camere accese -, per godermi durante la strada tutti i miei ricordi qui a Genova. Voglio ringraziare il presidente, solo per il suo coraggio, la sua passione e il suo entusiasmo sono qui. Io amo la Sampdoria e l’ho voluta fortemente».

Amore. A memoria d’uomo, anzi, di tifoso, è difficile ricordare un plebiscito tale di consensi intorno al nome di un allenatore. «Conosco bene i sampdoriani – racconta in conferenza l’Aeroplanino -, condivido i loro valori e il loro modo di intendere il calcio. Ci sarà modo e tempo di fare un bel percorso insieme. Il loro amore non mi distrarrà, anche se ricordo con affetto gli applausi che il pubblico mi tributò quando tornai per la prima volta con la Fiorentina».

Desideri. A proposito di aspetti di campo, Montella comincia ringraziando chi l’ha preceduto: «Zenga ha fatto un buon lavoro, la squadra è forte. E io non penso di essere un allenatore di livello superiore a questo club. L’obiettivo che mi è stato chiesto di raggiungere è la parte sinistra. Proveremo ad arrivare una posizione sopra a quanto fatto lo scorso anno. Come giocheremo? Conoscerò la squadra e poi vedremo, non parlo di moduli di gioco ma di principi di gioco. Ho una grande voglia di fare bene qui, da quando ho iniziato a fare l’allenatore che desideravo allenare la Sampdoria».

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