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La carica di Giampaolo: «Questa non è una partita, ma la partita»

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La carica di Giampaolo: «Questa non è una partita, ma la partita»

Il giorno della vigilia più attesa, Marco Giampaolo ha incontrato la stampa, mostrando a tutti idee chiare e grandissima carica: «Questa sfida casca al momento giusto, sono contento si giochi domani. La posta in palio è alta e noi dobbiamo starci dentro, al cento per cento. Questa non è una partita, è la partita: non fa parte del calendario di Serie A, è una cosa a parte». Che effetto avrebbe sulla squadra una vittoria? Gli chiedono gli inviati. «Rimetterebbe a posto tante cose, ridandoci qualcosa che avremmo meritato – ribatte -. Ma non voglio riavvolgere il nastro, bisogna solo pensare al presente. Se la stracittadina va considerata il primo ostacolo di un ciclo duro? Il futuro è domani».

Clima. «Il derby non ha favoriti, è impronosticabile». Questa è la risposta che l’allenatore blucerchiato dà a chi gli chiede chi parta in vantaggio  a suo dire sabato pomeriggio. «Non ho mai giocato questo tipo di sfida – va avanti il tecnico -; ma l’ho vista più volte in televisione e poi ho guardato un po’ di video a riguardo, per documentarmi ed entrare in clima. Su cosa mi sono soffermato? Li ho visti un po’ tutti, il penultimo, quello del 3-2, in particolare. E poi un sacco di inizio anni Duemila».

Sporco. Passando all’analisi tattica, il mister parla di una sfida spigolosa, da polvere, sangue e arena.  «So come giocano, abbiamo provato le contromisure – va avanti in conferenza -. Sarà una partita sporca: sia per come gioca l’avversario sia per le tensioni che una gara come questa provoca. Noi dovremo stare nello sporco senza rinunciare alle nostre caratteristiche. Il modo di giocare dei nostri avversari porta ad aumentare l’aggressività, il tipo di situazione lo esaspererà anche di più. Giocando sull’uomo i contatti fisici si moltiplicano, per cui mi aspetto una direzione di gara all’altezza. Tagliavento in questo senso è una garanzia».

Posta. La settimana è stata utile per provare qualcosa. «Nel campo del teorico abbiamo fatto tutto – si avvia verso la fine Giampaolo -, abbiamo provato tante situazioni, poi bisogna andare in campo. Si vive di cuore, passione, lucidità e follia, quando ci sono match come questo. Gli infortunati? Niente di grave, conto di recuperare tutti. Tra la posta in palio c’è la mia panchina? Questo è un problema mio e basta. Il bene della Sampdoria è al di sopra di tutto. Quel che conta è il risultato della squadra e non il destino del suo allenatore».

Centro Italia. Evadendo solo un attimo dai temi di campo, quello di domani sarà un evento all’insegna della solidarietà: tra incasso, maglie all’asta e bandierine in vendita si conta di devolvere un bel po’ di fondi alle zone del Centro Italia devastate dal terremoto. «La società annunciò questa importante iniziativa all’indomani della tragedia di Amatrice – conclude l’allenatore -, domani sarà data una mano concreta in un momento importante. Siamo molto contenti di ciò che hanno pensato il club e i nostri tifosi: più bandierine saranno acquistate, maggiore sarà il contributo ai terremotati e migliore la coreografia».

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