U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Pandemonio blucerchiato all'”Olimpico”: Quagliarella apre, Saponara fa un magico 2-2

News

Pandemonio blucerchiato all'”Olimpico”: Quagliarella apre, Saponara fa un magico 2-2

Sembrava che il sortilegio di Roma non si dovesse rompere più. La Sampdoria non vince nell'”Olimpico” laziale dal gennaio 2005, l’ultimo pareggio invece risale a tre stagioni fa. E il rigore consegnato a Immobile dall’arbitro Massa a tempo ormai scaduto pareva dare credito al maleficio. Poi Saponara ha tirato fuori una magia che ci ha fatto recuperare un sorriso a 32 denti, anche se per una vittoria bisognerà attendere ancora, una stagione almeno. Pace così. Stanotte è stata una battaglia che ci ha scheggiato, ferito, ci ha tolto energie. Ma ne siamo usciti indenni. E – si sa – ciò che non uccide fortifica. Lo spirito e la classifica. Ora infatti i punti sono 20: abbastanza per cullare belle ambizioni.

Mostro. Il mister sceglie Colley per Tonelli, Ekdal si riprende le chiavi della mediana mentre il trio offensivo è lo stesso che ha steso il Bologna: Ramírez agisce alle spalle di Quagliarella e Caprari. Dopo una fase di studio si rischia grosso al 13′: Audero combina un pasticcio in fase di rinvio e Immobile segna dopo un tocco di testa di Caicedo. Massa annulla giustamente per fuorigioco. Lo stesso Immobile serve poco dopo Patric, che calcia alto da buona posizione. Calcia alla grande, invece, capitan Quagliarella al minuto 21, che – su assist dalla sinistra di Murru – segna per la quinta volta consecutiva e per l’ottava in questo campionato. Un mostro.

Amministrazione. Al 27′, dopo un’altra distrazione difensiva disinnescata da Andersen, Immobile trova un grande Audero sulla propria strada. Sul capovolgimento di fronte Radu anticipa Caprari pronto a colpire con il possibile raddoppio. Il Doria amministra, la Lazio dimostra di accusare il colpo ma in pieno recupero il solito Immobile – graziato poco prima da Massa per un fallaccio su Ramírez ai limiti dell’espulsione – prende il palo con l’aiuto di una deviazione di Bereszynski. All’intervallo andiamo sullo 0-1 e dagli spogliatoi rientriamo caparbi. Caprari conquista una punizione dal limite, deviata dalla barriera. Il corner che ne nasce, battuto a rientrare da Ramírez, insidia Strakosha.

Brividi. I biancocelesti reagiscono e ci tengono là. Audero blocca Patric al 5′ e, più in maniera più difficile, Lulic al 7′. Parolo al 10′ non centra lo specchio su imbeccata di Immobile, Andersen, un minuto più tardi, anticipa lo stesso Immobile su sponda di Milinkovic e salva provvidenzialmente. Giampaolo risponde ai cambi laziali – l’ex Correa e Cataldi – richiamando Caprari e Praet e inserendo Kownacki e Jankto. Cambi che risvegliano i blucerchiati: al 26′ Quagliarella spara, Strakosha alza in angolo. Il contropiede seguente è da brividi ma Audero mette una pezza sul tentativo di Correa. Più semplice per il nostro numero 1 arpionare il destro di Milinkovic al 32′.

Follia. Passa un niente e la Lazio si rimette in pista. Da un tiro dalla bandierina conquistato dall’ultimo entrato Luis Alberto, Parolo con il tacco mette Acerbi nelle condizioni di bruciare Audero da due passi e firmare l’1-1. Saponara prende intanto il posto di Ramírez. Ma si rischia ancora. Audero esce bene su Immobile e poi guarda uscire uno stacco imperioso di Milinkovic. Nel finale succede di tutto: Bereszynski si becca il secondo giallo per atterramento di Correa, il Doria va in inferiorità numerica e trema per una punizione che Luis Alberto colpisce senza convinzione. Chi è convinto è invece Massa: dopo aver studiato al VAR un tocco di gomito di Andersen in barriera il direttore di gara concede alla Lazio un penalty da cassazione. Perché al minuto 51 se lo segni vinci. E invece no: perché se è vero che Immobile batte Audero, è anche vero che Saponara con tutta la follia del mondo tira fuori un pallonetto che supera Strakosha al 54′ e fa 2-2. La sfida infinita finisce con il trequartista inghiottito dai tifosi, in una notte che nessuno di noi scorderà mai.

Lazio             2
Sampdoria  2
Reti: p.t. 21′ Quagliarella; s.t. 33′ Acerbi, 51′ Immobile rig., 54′ Saponara.
Lazio (3-5-2): Strakosha; Wallace (31′ s.t. L. Alberto), Acerbi, Radu; Patric, Parolo, Badelj (7′ s.t. Correa), Milinkovic, Lulic; Caicedo (8′ s.t. Cataldi), Immobile.
A disposizione: Guerrieri, Proto, L. Felipe, Lukaku, Durmisi, Bastos, Caceres, Murgia.
Allenatore: S. Inzaghi.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Bereszynski, Andersen, Colley Murru; Praet (25′ s.t. Jankto), Ekdal, Linetty; Ramírez (37′ s.t. Saponara); Quagliarella, Caprari (21′ s.t. Kownacki).
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Sala, Tavares, Ferrari, Tonelli, Defrel, Rolando.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Valeriani di Ravenna e Di Vuolo di Castellammare di Stabia.
Quarto ufficiale: Illuzzi di Molfetta.
VAR: Pairetto di Nichelino.
Assistente VAR: Manganelli di Valdarno.
Note: espulso al 47′ s.t. Bereszynski per doppia ammonizione; ammoniti al 6′ p.t. Caicedo, al 40′ p.t. Bereszynski, al 45′ p.t. Immobile, al 24′ s.t. Wallace, al 45′ s.t. Linetty, al 50′ s.t. Andersen per gioco scorretto, al 12′ s.t. Audero, al 55′ s.t. Saponara per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 9′ s.t.; terreno di gioco in non perfette condizioni.

altre news