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A Cagliari è sempre la stessa storia, Sampdoria eliminata dalla Coppa Italia

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A Cagliari è sempre la stessa storia, Sampdoria eliminata dalla Coppa Italia

A Cagliari è sempre la stessa storia: cambiano le stagioni, gli stadi, le competizioni ma la tradizione nera dalla Sampdoria sull’Isola continua. Così, dopo la sconfitta di lunedì sera ne arriva un’altra, che ci costa l’eliminazione dalla Coppa Italia. Tutto o quasi si riassume nel doppio colpo in avvio dei due tempi. Cerri nel primo, Ragatzu nel secondo. Due errori che anche una la squadre re-impastata come quella della “Sardegna Arena” non dovrebbe mai concedere. Lo sapevamo che sarebbe stata dura e così è stata. Per quest’anno c’è da pensare alla salvezza.

Uno. Ranieri cambia quasi tutto rispetto al campioato, in campo della formazione iniziale restano appena in tre: Audero, Ferrari e Thorsby. Con gli ultimi due spostati di ruolo: uno slittato terzino, l’altro avanzato in un centrocampo a tre. Davanti – nel tridente atipico con Léris e Caprari – si rivede Maroni, dopo l’ultima volta proprio in Coppa Italia. Malgrado tutto però si riparte da dove c’eravamo lasciati: con Cerri che in mezzo all’aria di testa batte Audero. 1-0, ed è appena il 7′. Come inizio non è un granché, così come la conclusione di Caprari al 12′, che finisce smorta sul fondo. Un destro a giro al 16′ di Maroni potrebbe vivacizzare un po’ l’avvio, ma resta senza seguito. Di là invece Likogiannis si mette in mostra mangiando mezzo campo prima di strangolare il suo mancino. Un’occasione ce l’avrebbe anche Linetty al 36′, il polacco però è sbarrato sul più bello e conquista solo un corner. Il primo di tre, che però non portano a nulla. Si va al riposo sotto di uno.

Due. Al rientro dal tunnel c’è Regini al posto di un Ferrari a corto di energie: Murillo si sposta a destra. Ma anche stavolta l’avvio di tempo è letale: Ionita – al 3′ – imbuca per Ragatzu, che va a centrare l’angolino. Linetty prova a riaprirla appena 2 minuti dopo, ma il suo destro sfila accanto al palo scortato da Olsen. Stessa sorte al tocca al 12′ ad un’idea da fuori di Caprari. Capitan Karol ci riprova poco dopo, stavolta il portierone svedese fa gli straordinari per metterci una pezza. Ranieri si gioca la carta Rigoni, richiamando l’altro argentino Maroni. Maran risponde con Nainggolan (fuori Castro). La mira non sembra mai essere quella giusta: lo conferma Caprari, la cui punizione deviata vale un angolo. Gabbiadini e Joao Pedro entrano al minuto 38 per fare tirare un po’ il fiato proprio a Caprari e Cerri. E l’attaccante doriano non ci mette molto a confermare che di questi tempi vede bene la porta: diagonale al veleno e palla al centro. Mancano quattro minuti: sembrano pochi, ma a Vieira bastano solo pochi secondi per spaventare ancora Olsen. Lo stesso fa Gabbia con un bel sinistro senza trovare però l’effetto sperato. È l’ultima speranza che se ne va. Salutiamo così la Coppa Italia.

Cagliari       2
Sampdoria 1
Reti: p.t. 7′ Cerri; s.t. 3′ Ragatzu, 41′ Gabbiadini.
Cagliari (4-3-2-1): Olsen; Cacciatore, Walukiewicz, Klavan, Likogiannis; Deiola, Oliva, Ionita; Castro (29′ s.t. Nainggolan), Ragatzu (43′ s.t. Nandez); Cerri (38′ s.t. Joao Pedro).
A disposizione: Aresti, Ciocci, Pinna, Mattiello, Rog, Cigarini, Pisacane, Faragò, Simeone.
Allenatore: Maran.
Sampdoria (4-3-3): Audero; Ferrari (1′ s.t Regini), Murillo, Chabot; Augello; Thorsby, Vieira, Linetty; Léris, Caprari (38′ s.t. Gabbiadini), Maroni (19′ s.t. Rigoni).
A disposizione: Seculin, Falcone, Rigoni, Jankto, Murru, D’Amico.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Manganiello di Pinerolo.
Assistenti: Bresmes di Bergamo e Vacchi di Lamezia Terme.
Quarto ufficiale: Marini di Roma 1.
Note: recupero 1′ p.t. e 3′ s.t.; spettatori 11.781, incasso 48.929 euro; terreno di gioco in buone condizioni.

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