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Alberto Bollini e il suo pomeriggio indimenticabile

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Alberto Bollini e il suo pomeriggio indimenticabile

Il tecnico della Primavera blucerchiata ripercorre per noi la grande partita contro la Lazio e racconta le emozioni di un'impresa senza precedenti. Gioia incredibile, certo, ma anche determinazione e voglia di non fermarsi: Bressanone ci aspetta!

28_bolliniUn uggioso giovedì mattina, sul lungomare di Bogliasco. All'amico che gli chiede notizie sui suoi ragazzi dopo la batosta rimediata alla Sciorba contro la Lazio, l'allenatore della Primavera della Sampdoria risponde tra il serio ed il faceto… «Non si molla niente! Tranquillo, non andremo a Roma in gita!». L'amico sorride e se ne va. Lui, Alberto Bollini, riparte verso l'allenamento della "sua" sqaudra con lo sguardo di chi ci crede. Davvero.

A conti fatti, viene quasi da sorridere a ripensare a quell'episodio…
«Beh sì… Forse non mi avevano preso sul serio. Però io ci ho sempre creduto. Anche perché il mio ruolo di tecnico ovviamente lo impone. Ho solo provato a trasmettere la mia carica e la mia voglia ai ragazzi. Il resto lo hanno fatto loro, con una partita al limite della perfezione».

Dentro?
«Ah… tantissima gioia, ma soprattutto la soddisfazione per aver raggiunto nella maniera meno attesa, ma forse ancor più bella, un traguardo straordinario».

Partire da 0-3 e trasformarlo in 4-0 per te. Quale la chiave? Fortuna? Determinazione?
«Non è semplice dirlo. Di certo ci vuole anche fortuna. Ma oggi dal primo minuto ho visto un atteggiamento incredibile. Senza precedenti. Non era facile prepararla questa partita. La Lazio ne veniva da nove successi, due gol incassati nelle ultime dieci partite. Da parte nostra oltre ai tre gol da recuperare c'era il pensiero di una partita persa davanti ai nostri tifosi. A tanta gente che per noi aveva sacrificato una domenica… Adesso possiamo festeggiare e dedicare a quei fantastici ragazzi la nostra vittoria. E' una sensazione molto bella».

Ulteriori dediche?
«A tutto l'ambiente Sampdoria, è logico. Presidente, società, tifosi come detto e tutte le persone che ci vogliono bene e ci sono vicine».

La partita perfetta ha avuto qualche protagonista in particolare al quale va il tuo ringraziamento?
«Non si fanno mai nomi. E dopo un incontro del genere men che meno».

Gioia irrefrenabile, certo, ma da domani c'è da pensare a una fase finale che è appuntamento da non mancare.
«Adesso festeggiamo. E tanto. Lo meritano tutti quelli che a questo progetto ci hanno creduto, fin dall'inizio. A Bressanone penseremo con il ritorno agli allenamenti. Andremo in Trentino per fare il nostro, come sempre. Con la consapevolezza che possiamo giocarcela con chiunque».

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Nella foto Pegaso, un intenso primo piano del tecnico della Primavera blucerchiata Alberto Bollini.

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