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Primavera, Samp da applausi: si vola in semifinale!

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Primavera, Samp da applausi: si vola in semifinale!

La Primavera di Alberto Bollini elimina la Juventus campione d'Italia: 1-1 al termine dei 90' regolamentari e dei supplementari, quindi ai rigori cinque su cinque per i blucerchiati e festa grande per la conquista della semifinale. 

13_festasoddimoLa Samp fa l'impresa: partita di carattere, di cuore, d'intelligenza tattica; partita dura, da crampi alle gambe per 90' più recupero più supplementari più rigori. E la Samp la vince, senza fallire dal dischetto quando è il momento di recuperare dopo lo svantaggio e senza fallire quando dagli 11 metri bisogna andarci cinque volte di fila: cinque gol (Donato, Koman, Marilungo, Castellazzi e infine Soddimo), aggiungendoci la parata di Fiorillo su Lanzafame, valgono la semifinale di mercoledì sera e l'eliminazione di una squadra che da due anni continuava a far del male. E che, mica lo si può dimenticare, gioca col tricolore sul petto e aveva già portato a casa Coppa Italia e Supercoppa.
La Samp passa e festeggia, gioca la partita che vuole Bollini, risponde finché le gambe reggono alle iniziative di un trio (quello composto da Giovinco, Maniero e Lanzafame) capace durante il campionato di segnare come nessun altro. E' una gioia immensa quella che invade Vipiteno non appena Soddimo batte Trini, chiudendo la sfida: la gioia di una squadra che è saputa crescere costantemente lungo tutto il cammino, che ha saputo reagire al passo falso del Viareggio e che è andata a vincere 4-0 a Roma quando chiunque, probabilmente, avrebbe chiuso baracca e burattini. Samp in semifinale, insomma: non è un sogno. Mercoledì sera si gioca, avversario l'Empoli o l'Atalanta (in campo oggi alle 19).
Gara difficile, eccome. Bollini si cautela un po', rinuncia alle due mezzepunte dietro a Romeo, gli lascia Ferrari a fianco e si affida a Da Mota per aiutare a centrocampo Koman, Compagnone e Castellazzi; in difesa Donato e Ciancio sono i centrali davanti a Fiorillo, a Enow e Pondaco le fasce. Dall'altra parte Chiarenza recupera Giovinco (reduce dall'esordio in B con assist per il gol di Trezeguet) e lo piazza dietro a Lanzafame e Maniero a ricomporre il trio che ha dominato per l'intera stagione, quindi sceglie la difesa a 3. La scelta sembra non pagare, perché sulle fasce la Samp trova spazi, ma la freddezza di Maniero vale già al quarto d'ora il vantaggio bianconero. Lo accusa, il Doria. Il ricordo delle sconfitte in Coppa e campionato brucia, la squadra è contratta e costruisce poco. Ma non crolla, perché il carattere è forte e il 4-0 di Roma è fresco: vale a dire, tutto è possibile. Sempre e comunque.
Se nel pareggio c'è la generosità di Della Rocca (rigore dubbio su Soddimo a inizio ripresa), nell'1-1 con cui ci si trascina sino al 90' e oltre, fino all'ultimo istante dei supplementari, ci sono soprattutto il cuore e l'intelligenza di una squadra e del suo allenatore: le gambe non reggono più e l'iniziativa passa alla Juventus, Fiorillo sbarra la strada quel paio di volte che serve e gli altri controllano senza (troppi) affanni. E infilare cinque rigori su cinque, come l'Italia nella notte di Berlino, ha sempre un sapore speciale: questa volta il gusto è quello di una semifinale. Ed è dolce.

Juventus      4
Sampdoria   6
(d.c.r., 1-1 al 90' e d.t.s.)
Rigori:
Donato gol, Dantoni gol, Koman gol, R. Bianco gol, Marilungo gol, Lanzafame parato, P. Castellazzi gol, Giovinco gol, Soddimo gol.
Reti: 15' p.t. Maniero; 3' s.t. Ferrari (rig.).
Juventus (3-4-1-2): Trini; Lagnese, Di Berardino, Pisani; Cuneaz (34' s.t. Rodriguez), R. Bianco, Venitucci, De Ceglie (20' s.t. Rizza); Giovinco; Lanzafame, Maniero (11' s.t.s. Dantoni). A disposizione: Merlano, Bettega, Campagna, Vecchione. Allenatore: Vincenzo Chiarenza.
Sampdoria (4-4-2): Fiorillo; Enow (3' p.t.s. Rossini), Donato, Ciancio, Pondaco; Koman, Compagnone (1' s.t. Soddimo), P. Castellazzi, Da Mota; Ferrari (25' s.t. Marilungo), Romeo. A disposizione: Di Gennaro, G. Bianco, Cucciniello, Cissé. Allenatore: Alberto Bollini.
Arbitro: Della Rocca di Salerno.
Note: ammoniti al 14' p.t. Compagnone, al 18' s.t. R. Bianco, al 30' s.t. Da Mota e al 41' s.t. P. Castellazzi.

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Nella foto Pegaso, Soddimo ha appena messo dentro il rigore decisivo: Fiorillo e Koman esultano con lui.

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