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Bollini: «Così brucia, ma questo è un grande gruppo»

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Bollini: «Così brucia, ma questo è un grande gruppo»

Il commento del tecnico blucerchiato dopo la sconfitta nella finale-scudetto: «Perdere così brucia, è innegabile. Ai ragazzi però dico solo bravi, hanno disputato un'ottima partita ed una stagione memorabile. Grazie ai tifosi e alla società, stupendi».

19_formazionesampprimaveraMalinconia «perché per molti dei miei ragazzi (causa limiti d'età, ndr) questa è stata l'ultima partita nella Primavera della Samp». Rabbia «perché perdere una finale in questo modo non può non bruciare». Fiducia «perché se questo doveva essere un punto di partenza, beh allora la Sampdoria può stare tranquilla». Alberto Bollini analizza così la sconfitta patita dai suoi nella finale scudetto di Bressanone, una finale che il tecnico già campione d'Italia Primavera con la Lazio difficilmente potrà dimenticare.
I tre capisaldi del Bollini-pensiero post Bressanone vengono poi sviluppati dall'allenatore blucerchiato, amareggiato sì, ma anche lucido e sereno, come un uomo di sport deve essere. «E' inevitabile il dispiacere dopo una sconfitta come quella di sabato sera contro l'Inter, lasciare lo scudetto al 90', su un calcio di rigore che qualche dubbio lo ha creato, fa male. In ogni caso, resta il nostro grande cammino nell'ultimo campionato Primavera, un cammino straordinario il cui merito va pienamente ai ragazzi».
Bollini non dimentica i tifosi e la società, punti cardine fondamentali nell'economia di quello che può comunque esser definito un trionfo: «Giocare di fronte a questa curva è stato fantastico, i nostri sostenitori si sono sobbarcati quasi mille chilometri tra andata e ritorno per venirci ad aiutare con la loro voce e con il loro affetto, una testimonianza d'amore incredibile. Voglio spendere alcune parole di stima anche per la società: mai nella mia carriera avevo trovato una dirigenza così attaccata ad una squadra del settore giovanile».
Dopo la doccia fredda, occorre ripartire. Non sarà facile, d'accordo, ma non si può farne a meno. Ancora Bollini: «Ci sono le basi per continuare a lavorare bene, per proseguire sulla strada intrapresa. Il gruppo allestito quest'anno sarà naturalmente diverso nel futuro, molti giocatori non faranno più parte della squadra, ma lo si sapeva. Ciò che più mi rende fiducioso è l'ambiente: i ragazzi di questa Primavera lasciano in dote voglia e determinazione, valori importantissimi per chi arriverà».
Le ultime parole del trainer doriano sono sulla finale, in termini tecnici. «Abbiamo cominciato contratti e credo si sia visto, a sorpresa la squadra ha sofferto in difesa, dove invece di solito vantiamo il nostro punto di forza maggiore. La linea a quattro ha compiuto qualche sbavatura, soprattutto quando Donato è dovuto uscire. Nella ripresa invece siamo andati molto meglio, anche se purtroppo non è bastato…». A proposito del capitano blucerchiato: Donato ha subito un trauma cervicale ed è stato trasportato all'ospedale per accertamenti; le sue condizioni sono comunque in netto miglioramento, il difensore della Samp, dopo la gran botta che lo ha costretto ad abbandonare la finale a metà della ripresa, sta bene.

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Nella foto Pegaso, l'undici schierato da Alberto Bollini per la finale scudetto contro l'Inter.

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