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Novellino: «Sotto la Sud ho provato l’emozione più grande»

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Novellino: «Sotto la Sud ho provato l’emozione più grande»

Il tecnico della Samp lascia dopo cinque stagioni intense e piene di successi: «Gli applausi di oggi e l'affetto della gente li porterò sempre con me».

20_novellinosalutaImmaginare Walter Novellino commosso non è facile. Vederlo, è quasi difficile. «Il momento più bello dei miei cinque anni alla Sampdoria? Oggi. Il pubblico mi ha fatto un regalo incredibile, avrei voluto che ci fosse mia moglie qui a vedere, è stato fantastico. Gli applausi e l'affetto di Marassi li porterò per sempre con me». Monzon ricaccia in gola il magone che sale impietoso. E' un attimo, poi la forza del professionista e dell'uomo prende il sopravvento. E allora Novellino continua, a modo suo: «Avevo letto che secondo qualcuno la Sud non mi avrebbe salutato; beh, questo qualcuno ci sarà rimasto male…».
E poi avanti, coi ringraziamenti: «In primis alla società Sampdoria, al presidente Garrone e al Direttore Marotta che mi hanno permesso di allenare questo prestigioso club per cinque stagioni. Insieme abbiamo riportato in A la Samp, costruendola in modo da permetterle di arrivare in Europa e nel calcio che conta. Sono felicissimo dei risultati ottenuti qui a Genova, anche e soprattutto per la valorizzazione di tanti giocatori che è poi la soddisfazione maggiore per un allenatore». Ma il grazie più grande è ancora per il popolo doriano: «Veramente fantastico, non ho altre parole. Mi hanno spiazzato domenica».
Cancellato definitivamente dunque il fantasma della brutta conclusione vissuta l'anno scorso, tedio che Novellino si è sempre portato dietro: «Siamo riusciti a ricompattare tutto, nonostante le grandi difficoltà incontrate quest'anno. Penso che finalmente abbiamo eliminato il brutto ricordo della passata stagione».
I perché dell'addio alla Samp: «Si tratta soprattutto di motivazioni, dopo un po' è normale che vengano a mancare. Sono stato qui cinque anni, è giusto cambiare per la società, per il sottoscritto e per i giocatori. Tengo a precisarlo, sono stato fortunato ad allenare un gruppo meraviglioso, composto da calciatori fantastici anche fuori dal campo. Anche di questo ringrazio i miei dirigenti». Sembra un commiato a tutti gli effetti, ma in realtà ci sono ancora dieci giorni e una trasferta a Firenze da affrontare. «Già – e qui Novellino chiude – e dobbiamo prepararla al meglio perché inseguiamo l'ottavo posto e proveremo a raggiungerlo fino all'ultimo».

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Nella foto Pegaso, Walter Novellino ricambia commosso l'applauso del pubblico di Marassi.

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