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Mazzarri: «Amichevole buona per trovare la condizione»

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Mazzarri: «Amichevole buona per trovare la condizione»

Walter Mazzarri archivia l'amichevole di Legnano: «E' servita solo per la condizione fisica». E promuove Cassano: «Ho trovato un ragazzo disponibile, riflessivo e motivato».

19_mazzarriPartita buona per le gambe, non resta molto altro. Questo, in sostanza, il pensiero di Walter Mazzarri dopo la sconfitta di Legnano:  «Meglio non commentare – attacca infatti il tecnico blucerchiato -, peggio di così era difficile fare. Almeno i ragazzi hanno potuto usufruire dell'occasione per aumentare la condizione fisica. E' l'unico aspetto positivo della giornata». Ammissione che fa onore al mister toscano, di fronte ad un'evidenza che Mazzarri si spiega così: «Non c'è stata la giusta concentrazione; nel calcio moderno se non sei attento puoi aver problemi con chiunque. Ci servirà anche questa sconfitta, così come ci era servito lo 0-0 in casa dell'Albinoleffe».

Lezione importante. Si parlava di forma fisica e di un'amichevole più utile ai muscoli che al cervello. I muscoli li deve trovare, tra gli altri, anche Vincenzo Montella, protagonista di un match generoso ma ancora lontano dalla condizione migliore: «I 90 minuti di domenica hanno giovato anche a lui – dice l'allenatore della Samp -, ha bisogno di trovare continuità ed è fondamentale cercarla sul campo. Tutta la squadra, in ogni caso, contro il Legnano ha imparato una lezione importante: un solo elemento, per quanto dotato, può combinare poco se non c'è l'apporto collettivo. E l'apporto collettivo non c'è stato, quindi nemmeno Montella ha spiccato».

L'arrivo di Cassano. Già che si parla di singoli, come non citare Antonio Cassano? Il barese, arrivato ieri tra il delirio della folla, ha positivamente stupito il suo nuovo allenatore: «Gli avevo già parlato telefonicamente, come sapete, e avevo avuto buone sensazioni. Ieri c'è stato modo di proseguire il discorso faccia a faccia: direi che è andata ancora meglio. Ho trovato un ragazzo disponibile, riflessivo, che ha voglia di trasformare le parole in fatti. Si sono dette tante cose su di lui, ora è il momento di spostarle sul campo. Se Cassano si dimenticherà tutto ciò che è stato finora e darà voce al suo talento, allora potrà diventare un giocatore veramente importante per la Sampdoria». Il genio di Barivecchia è un po' piovuto sulla Samp di Mazzarri, un regalo che la società ha voluto farsi, un regalo che inizialmente non rientrava nei piani. «Nelle prime settimane effettivamente eravamo concentrati su altre situazioni, ma quando si presenta l'opportunità di prendere un giocatore del genere è logico provarci. E siamo tutti contenti di averci provato. In casi simili, sta all'allenatore saper anche cambiare un pochino le idee tattiche in favore di maggiore qualità, a patto che Cassano risponda, fisicamente e mentalmente».

Partenza al buio. Singoli finiti. Si torna alla Samp. «A me non dispiace che si parli poco di noi in chiave quarto posto o cose del genere, anzi, è meglio. In questo precampionato abbiamo fatto bene proprio perché siamo stati zitti, lavorando, ed ottenendo tre successi importantissimi in Europa, l'ultimo dei quali davvero prestigioso. Questa sarà la linea da seguire anche domenica a Siena, dove occorrerà affrontare la partita secondo la nostra mentalità». Ripasso generale sugli obiettivi per il campionato che comincia tra una settimana: «Non ce ne siamo posti inizialmente e non ce ne poniamo ora. Vogliamo solo aprire un ciclo, dare il massimo e vedere che cosa succederà».

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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri in panchina durante l'amichevole col Legnano.

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