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15 novembre 1959: hanno vinto i più forti

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15 novembre 1959: hanno vinto i più forti

E' l'era del presidente Ravano, in cui la Samp comincia a splendere nel panorama italiano. Il derby vede il Genoa già in difficolta, e il successo blucerchiato porta le firme di Mora e Ocwirk.

18_ocwirkSiamo alla fine degli anni Cinquanta, periodo di transizione e soddisfazioni per la Sampdoria del presidente Alberto Ravano, uno degli uomini che più di tutti hanno fatto la storia della società. Ravano rileva la Samp nell'estate del 1953 e la rinforza subito, badando principalmente al gioco offensivo piuttosto che a quello difensivo. Non è un caso che sia proprio una sua creatura il cosiddetto "attacco atomico", termine che ancor oggi rimbalza nell'immaginario dei tifosi blucerchiati di tutte le età.

La Samp di Ravano. Ravano – che il grande Paolo Mantovani volle ricordare intitolandogli l'ormai internazionale Trofeo per i bambini organizzato dalla Sampdoria -, nel corso dei suoi otto anni di presidenza, acquistò elementi del calibro di Eddie Firmani, Tortul, il capitano della nazionale austriaca Ernst Ocwirck, un certo Azeglio Vicini, destinato a guidare la nazionale italiana nel mondiale di Italia '90 (dando il via alla tradizione dei ct dal passato blucerchiato, impossibile infatti non citare il campione del mondo Marcello Lippi), passando poi per Tito Cucchiaroni, a cui è intitolato uno dei gruppi più caldi della Sud, senza dimenticare lo svedese Skoglund e il bomber Milani, il cui infortunio nel match successivo al derby che stiamo per raccontare – uno sfortunato Bologna-Sampdoria -, pregiudicò addirittura l'intera stagione 1959/60. Ravano fu anche il primo presidente a condurre il Doria tra le prime tre squadre italiane, un miracolo a quei tempi, collezionando inoltre diversi risultati di spessore, come il quinto posto del '56 e l'ottavo del 59/60, la stagione di cui andiamo a parlare.

Pioggia. E' il 15 novembre del 1959 e a Marassi le nuvole sono belle cariche. Una pioggia torrenziale accompagna la sfida d'andata tra Genoa e Sampdoria, col Genoa che si aggrappa al suo leader Abbadie – che due stagioni prima aveva salvato da solo i quasi spacciati rossoblù – e la Samp a difendere gli ottimi risultati ottenuti nell'era della presidenza Ravano. La classifica, nonostante il torneo sia iniziato da poche giornate, è già difficile per il Grifone, invischiato nelle zone basse. La Samp, invece, galleggia stabilmente nei quartieri medio alti. La porta rossoblù è difesa dall'ex milanista Lorenzo Buffon, lontano parente – si tratta di un cugino del nonno del portierone juventino – dell'attuale numero uno azzurro Gianluigi.

Decide Ocwirk. Il Doria di mister Monzeglio passa subito in vantaggio: corre il 13' quando Mora pesca il jolly infilando Buffon. La gradinata blucerchiata è in delirio, le trame proposte dai sampdoriani sono veloci e letali, una gioia per gli occhi. Il Genoa non riesce a ribattere. Tutto ciò fino al 56', quando proprio Abbadie, il più temuto degli avversari, pareggia i conti. Serve una magia di Ocwirk per infliggere al Grifone il definitivo 2-1 e una sconfitta che farà presagire il peggio per i cugini rossoblù. Il 3 aprile del 1960 infatti, va in scena il derby di ritorno: la Sampdoria lo vince per 3-0, contribuendo alla retrocessione del Genoa in Serie B. Sarà quello il derby di cui parleremo nella giornata di domani…

I giornali dell'epoca
"Hanno vinto i più forti"
"Risultato perfettamente rispondente alla sostanza tecnica di Sampdoria e Genoa, tale – riteniamo – che si ripeterebbe all'infinito"
"Ocwirk. Signori, giù il cappello. Il trentacinquenne austriaco sa che cosa è il gioco del calcio, come si imposta un'azione, come si deve concludere. Corre a smarcarsi, i suoi servizi sono raramente errati. Qualcuno discute ancora sulla sua lentezza. Questo qualcuno non si è accorto che Ocwirk come gioca la palla e come la fa viaggiare risulta quasi sempre il più veloce dei 22 uomini in campo"

Genoa           1
Sampdoria   2
Reti:
13' Mora, 56' Abbadie, 73' Ocwirk.
Genoa: Buffon, Corradi, Beraldo, Piqué, Carlini, Letari, Pantaleoni, Abbadie, Calvanese, Leoni, Barison. Allenatore: Carver.
Sampdoria: Bardelli, Vincenzi, Marocchi, Delfino, Bergamaschi, Vicini, Mora, Ocwirk, Milani, Skoglund, Cucchiaroni. Allenatore: Monzeglio.
Arbitro: Marchese di Napoli.
Note: spettatori 20.000 circa.

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Nella foto, Ernst Ocwirk: è sua la magia con cui la Samp batte il Genoa nel novembre 1959.

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