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25 novembre 1973: una vittoria da tutto esaurito

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25 novembre 1973: una vittoria da tutto esaurito

Con il Genoa neopromosso nei bassifondi e la Samp penalizzata di tre punti, il derby di quel novembre restituiva alla Serie A un patrimonio che mancava da nove anni: a deciderlo, Salvi e un'autorete di Maselli.

20_samp7374Il derby del 25 novembre 1973 resterà negli annali per una serie di motivi. Occorre fare alcune premesse per contestualizzare al meglio il clima in cui Genoa e, soprattutto, Sampdoria arrivarono a quella sfida. I rossoblu, freschi promossi dalla Serie B, giocavano in casa, vogliosi e determinati nel rifarsi delle brutte – e in alcuni casi tragiche – sconfitte patite nelle stagioni precedenti (anche se, ad onor del vero, i grifoni non perdevano una stracittadina di campionato dal 1964). La Samp invece attraversava un momento di pieno caos societario.

Colantuoni lascia. Nell'estate di quell'anno, infatti, dopo aver ottenuto una salvezza miracolosa all'ultima giornata del torneo 1972/73, l'allora presidente Colantuoni abbandonò il club per via delle voci sulla presunta combine di Torino-Sampdoria, epilogo di quella Serie A, vinto dal Doria sui granata per una rete a zero e fondamentale per centrare la permanenza in Serie A. Venne aperta un'inchiesta e la società blucerchiata subì una penalizzazione di 3 punti, da scontare nel campionato successivo. Colantuoni non la prese bene e lasciò la presidenza a Giulio Rolandi. Allenatore era in quel periodo il paraguaiano Heriberto Herrera, tecnico difensivista all'estremo, non più gradito dal nuovo padrone della società. Rolandi chiamò al posto di Herrera l'ex calciatore sampdoriano Guido Vincenzi, fresco fresco di patentino. Capitano blucerchiato era invece Lodetti, mentre si faceva sempre più spazio un certo Marcello Lippi quale simbolo e bandiera della Samp.

Il gioiello Salvi. L'incontro va in scena davanti a 40.000 spettatori, Marassi è stracolmo: l'attesa è di nuovo grande dopo gli anni di forzata separazione dai rispettivi cugini. Il match si risolve nel primo tempo. La Sampdoria parte a razzo, puntando tutto sul centrocampo, dove Salvi sembra davvero inarrestabile. Si distinguono alla grande Boni, Lodetti e Badiani, ma la rete del vantaggio blucerchiato porta la firma di quello che oggi verrebbe chiamato "man of the match": Giancarlo Salvi. E' il 19' quando colui che poi contribuirà a far le fortune del Lanerossi Vicenza – Salvi, a fine carriera, fu protagonista del miracoloso secondo posto in Serie A dei biancorossi – trova la rete del vantaggio, mandando la Sud in visibilio. Il Genoa si trova alle corde, non riesce a reagire e al 35' capitola ancora. E' un'autorete di Maselli – già, proprio il futuro allenatore – a determinare il raddoppio doriano, fissando il 2-0 che passerà poi agli archivi.

Ritorno al successo. La Sampdoria torna dunque a vincere un derby in Serie A dopo 9 anni, risultato prestigioso che non basterà però ad evitare un finale di stagione ai limiti del drammatico. Il Doria concluderà infatti penultimo in classifica – dietro i blucerchiati, soltanto il Genoa -, salvandosi grazie agli illeciti commessi da Foggia e Verona, retrocesse d'ufficio dalla federazione. Tornando al derby del novembre '73, si narra che la società elargì un premio di un milione di lire a giocatore per quel successo (contro le 700 mila lire inizialmente pattuite), cifra di tutto rispetto per l'epoca. Queste invece le interviste post-gara. Per primo, l'inesperto ma determinato Guido Vincenzi: «Hanno vinto i ragazzi… Che cosa ho mai fatto io di importante? Ho solo dato delle disposizioni che sono state interpretate alla perfezione. Posso giurare che non ho mai avuto paura, forse sarà incoscienza, o forse piena fiducia nei miei giocatori». Così invece Roberto Badiani, celebrato dalla stampa quale migliore in campo: «Abbiamo giocato con la convinzione di ottenere il successo e quando andiamo per vie verticali otteniamo dei buoni risultati. Vincenzi ci fa lavorare molto, ma è un lavorare tra amici: siamo veramente una famiglia e abbiamo il morale alle stelle. Recuperare l'handicap (i tre punti sopra citati, ndr) è stato già moltissimo, ora dovremmo riuscire a fare il resto…».

I giornali dell'epoca
"Vince la Samp, giù il cappello!"
"Nulla da eccepire sulla vittoria della sampdoria, ha vinto la squadra migliore"
"L'intercambiabilità delle marcature operata da Lodetti e Badiani è servita a mettere a terra tutto il complesso genoano"

Genoa           0
Sampdoria   2
Reti:
19' Salvi, 35' aut. Maselli.
Genoa: Spalazzi, Maggioni, Busi (46' Perotti), Maselli, Rosato, Garbarini, Corradi, Bittolo, Bordon, Simoni, Corso. Allenatore: Silvestri.
Sampdoria: Cacciatori, Santin, Rossinelli, Lodetti, Prini, Lippi, Badiani, Boni, Maraschi, Salvi, Petrini. Allenatore: Vincenzi.
Arbitro: Motta di Monza.
Note: spettatori 40.000 circa.

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Nella foto, una formazione della Samp 1973/74 con Marcello Lippi in campo.

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