U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Mazzarri: «Dopo un gol subito bisogna sempre reagire»

News

Mazzarri: «Dopo un gol subito bisogna sempre reagire»

Il tecnico blucerchiato dopo la sconfitta di San Siro: «Non mi va quest'atteggiamento, bisogna provare a recuperare. Ma resto fiducioso, abbiamo le qualità per fare una bella stagione».

26_mazzarriLa delusione in Walter Mazzarri c'è tutta, impossibile che non sia così. Ma un allenatore, in quanto leader di un gruppo, deve anche e soprattutto razionalizzare. Eliminare l'emotività e sezionare le situazioni. Chiaro però, che quando una cosa proprio non va bene, bisogna dirla. «Non mi è piaciuto l'atteggiamento dopo il primo gol dell'Inter – comincia il tecnico blucerchiato, esaminando i lati negativi della prestazione di mercoledì sera a San Siro -, c'è stato un calo netto da parte della squadra, si doveva metterci più grinta. Abbiamo attenuanti, d'accordo, ma non accetterò un'altra volta questo tipo di approccio se si va sotto».

Gara delicata. Eccole, le attenuanti cui accennava Mazzarri. «Arrivavamo da una gara dispendiosa all'estremo come il derby, sia sotto il profilo della tensione che delle gambe. In più, incontravamo l'Inter a Milano, in un momento difficile per i nerazzurri, che venivano da due risultati non positivi. Loro hanno affrontato la partita in maniera veemente e determinata, aggiungendo poi gli straordinari valori tecnici di cui dispongono». Il resto lo dice il risultato. «Purtroppo sì, ma ripeto: non va assolutamente bene la non-reazione che abbiamo avuto noi dopo il primo gol».

Sclete obbligate. Molti giocatori blucerchiati sono parsi stanchi, perdendo inevitabilmente ulteriore terreno nei confronti dei campioni dell'Inter. «Molti dei miei ragazzi sono costretti a giocare sempre – prosegue il tecnico del Doria -, in alcuni ruoli le scelte sono obbligate per via degli infortuni e non è facile scendere in campo ogni tre giorni mantenendo lucidità. Probabilmente qualcuno ha perso un pizzico di smalto, ci sta». A proposito di scelte obbligate, quanto pesano le assenze? Soprattutto quella di capitan Volpi, ancora una volta pedina imprescindibile dello scacchiere sampdoriano: «Volpi è un giocatore importante – risponde sicuro Mazzarri -, ma non possiamo mica pensare che senza di lui non giochiamo. Chi va in campo al suo posto, se fa le cose per bene, ha tutte le potenzialità per far bella figura. E poi gente di esperienza ne avevamo anche mercoledì sera, solo che non siamo riusciti a farla valere».

Senza gol. E' mancata anche la freddezza nell'ultimo passaggio, cruccio non nuovo alla Samp edizione 07/08. «Non siamo stati convinti nella fase conclusiva delle azioni. Più d'una volta i ragazzi avevano preparato molto bene le premesse per esser pericolosi, ma non siamo riusciti a trovare la necessaria determinazione sottoporta. Ci sarà da lavorare su questo aspetto». E, intanto, l'attacco atomico blucerchiato è a secco da quattro giornate di campionato. Dopo Siena infatti, gol in A non se ne sono più visti: 0-0 con la Lazio, 0-2 a Napoli, 0-0 contro il Genoa e 0-3 a San Siro. «Paghiamo la scarsa condizione di alcuni giocatori: per via di essa, altri devono sacrificarsi il doppio e la squadra ne risente. Ad esempio Bellucci non si ferma da luglio, ma conto sui recuperi di Cassano e Bonazzoli, due uomini di grande qualità che stanno trovando pian piano la condizione migliore. Vedrete, quando saremo al completo, otterremo i risultati che questo gruppo merita».

Ottimismo. Intanto si apre un'altra settimana da brividi. Domenica l'Atalanta, giovedì l'Aalborg e domenica prossima il Toro di Novellino. «Ma non mi piace parlare di crocevia della stagione – chiude il mister toscano -, anche perché ricordo bene come stava l'anno scorso la Lazio di questi tempi. E poi è andata in Champions League. Noi siamo tutti nuovi, c'è bisogno di amalgamare bene idee e uomini perché le qualità non mancano».

Speciale Inter-Samp. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida del Meazza.

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri a San Siro durante la sfida contro l'Inter.

altre news