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La Samp saluta la Coppa Italia a testa altissima

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La Samp saluta la Coppa Italia a testa altissima

Un gol di Mancini nella ripresa condanna la squadra di Mazzarri all'eliminazione, ma il risultato non premia la prestazione: clamoroso un salvataggio di Taddei su Campagnaro.

29_bonazzoliaquilaniFuori a testa alta. Dispiace, certo, perché dopo l'1-1 dell'andata a Marassi sulla Samp ci puntavano in pochi. E invece la formazione di Walter Mazzarri ne ha fatti ricredere tanti, gestendo al meglio l'incontro con la seconda forza della Serie A, creando anche le occasioni per passare in vantaggio e cambiare il volto di una qualificazione comunque in bilico fino al triplice fischio di Ayroldi. Ed è già una soddisfazione, contro questa Roma.

Le squadre. Dispiace, si diceva, perché la prestazione – su uno dei campi più difficili d'Europa – è di quelle incoraggianti, anzi, è di quelle da rimpianti. Ci si mangia mezze mani anche quando si pensa all'emergenza difensiva romanista: Spalletti è costretto ad affidarsi all'inedita coppia Cassetti-Panucci al centro della retroguardia, avvalendosi però degli assi che fanno dello squadrone capitolino uno dei fiori all'occhiello del calcio continentale. Mancini, Giuly, Taddei e Totti sono infatti regolarmente al loro posto, con De Rossi in mezzo e Tonetto in fascia. In porta tocca a Curci, bloccato da un fastidio muscolare nei primi quindici minuti. Entra dunque Doni, e allora la Roma è quasi quella formato campionato. Nella Samp tante novità, a cominciare da Mirante tra i pali, proseguendo con Zenoni, Lucchini, Sala, Maggio nel ruolo che è di Sammarco, Ziegler e Bonazzoli. Considerando sempre la debacle di Cassano, uno che mancherebbe a qualunque club, in qualunque categoria del mondo.

Occasionissima. Questo il match. Ad un primo tempo equilibrato in cui le due formazioni si contrappongono  tentando sì di farsi male, ma soprattutto pensando ad una ripresa da battaglia annunciata, fa seguito un secondo tempo combattuto ed incerto, come nelle logiche previsioni. La ripresa è infatti ricca fin dall'inizio e l'avvio parla blucerchiato. Bonazzoli dopo pochi giri d'orologio ha sulla testa l'1-0 su cross del sempre incredibile Campagnaro. L'ariete mantovano spedisce però fuori di un niente. Tre minuti dopo, ancora Campagnaro si fa notare provando a risolvere una mischia con un colpo ravvicinato. Taddei, sulla linea, la butta via. Sarà l'occasione più ghiotta della partita Samp. Un delitto doverla veder svanire. La Roma cresce, ma non troppo.

Sotto. Il Doria controlla i vicecampioni d'Italia, concedendo soltanto le ovvie invenzioni degli uomini più talentuosi. Da una di queste, nasce il vantaggio giallorosso targato Mancini. Leggerezza difensiva e palla persa sulla destra, il brasiliano si trova uno contro uno e punta Sala, beffando Mirante sul primo palo. Corre il 16', ancora nessuno lo sa, ma l'incontro si decide qui. A livello di conti, per la formazione di Mazzarri cambia poco. Bisogna comunque segnare un gol, ora per andare ai supplementari anziché festeggiare la qualificazione. Le squadre si aprono, i cambi impostano la partita sul più spettacolare che non. Esce Totti, spento, per Perrotta e un minuto dopo un batti e ribatti in area giallorossa per poco non dà l'1-1 alla Samp. Niente da fare, non entra nemmeno con le mani. E allora si continua a combattere, tra sostituzioni programmate e lanci lunghi disperati, tra contropiede fulminei e ripartenze a nastro. Ma l'1-0 non si schioda e la Roma festeggia l'ennesima semifinale, pronta per giocarsi di nuovo la Coppa Italia di cui è detentrice.

Amarezza. Pesa dunque come un toro in sovrappeso il gol dell'andata di Vucinic, pesa soprattutto un'eliminazione che sulla bilancia – in quanto a valori – era forse preventivabile e può essere accolta senza patemi. Però dispiace, è inutile, perché il Doria qualche soddisfazione in più nel doppio confronto, soprattutto guardando il piglio mostrato all'Olimpico, la avrebbe meritata.

Roma            1
Sampdoria   0
Rete:
16' s.t. Mancini.
Roma (4-2-3-1): Curci (11' p.t. Doni); Cicinho, Panucci, Cassetti, Tonetto; De Rossi, Aquilani; Taddei, Giuly (38' s.t. Pizarro), Mancini; Totti. A disposizione: Antunes, Brighi, Esposito, Vucinic. Allenatore: Luciano Spalletti.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro, Sala (41' s.t. Pieri), Lucchini (14' s.t. Gastaldello); Zenoni (24' s.t. Franceschini), Maggio, Volpi, Delvecchio, Ziegler; Bonazzoli, Bellucci. A disposizione: Castellazzi, Poli, Koman, Ferrari. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: N. Ayroldi di Molfetta.
Assistenti: Calcagno di Nichelino e Griselli di Livorno.
Quarto uomo: Pinzani di Empoli.
Note: ammoniti al 19' p.t. Aquilani, al 27' s.t. Tonetto e al 37' s.t. Franceschini; spettatori 25.000 circa; recupero p.t. 2', s.t. 3'.

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Nella foto Pegaso, Emiliano Bonazzoli si difende dall'attacco di Alberto Aquilani.

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