Viareggio, Samp-Parma: le interviste ai blucerchiati

«Sarà dura, ma ci proveremo lo stesso. Vogliamo andare avanti»: Fulvio Pea, Stefano Scappini e Guido Marilungo non gettano la spugna.

Un'impresa forse no, però di certo lunedì alla Samp non basterà il minimo sindacale: per andare avanti in questo Viareggio, dopo la beffarda eliminazione del 2007 (nei supplementari, contro l'Anderlecht) e un'attesa lunga un anno, bisogna battere il Benevento e segnare, segnare, segnare. E quindi sperare, fare un paio di telefonate e scoprire se è andata bene. Si gioca tutto sul filo della differenza reti, e per credere ancora nel primo posto e per centrare un buco tra le quattro migliori seconde. Con i complimenti e la spinta del presidente Riccardo Garrone, sceso alla Sciorba per stare vicino ai ragazzi.

Parla il mister. «Non è un mistero, la vita ce la siamo complicata da soli». E' un sorriso amaro, quello di Fulvio Pea. E' il sorriso di chi sa di avere potenzialità da vendere e si ritrova con mezzo piede fuori dal torneo: «E' andata così, il girone è segnato – prosegue il tecnico -. Ma non ci arrendiamo: ci resta un'ultima partita, andremo a giocarcela decisi a fare del nostro meglio sperando magari che i risultati delle altre ci diano una mano… Noi la fame ce l'abbiamo, s'è visto l'altra volta col Guarani e s'è visto col Parma: non una gara eccellente, i ragazzi erano molto contratti, ma positiva sì, senza dubbio. Abbiamo fatto noi la partita, concedendo poco o niente all'avversario. Il fatto è che la squadra crea, ma concretizza poco: e questo, visto che lunedì dovremo vincere e segnare parecchio, può essere un problema».

Scappini atto secondo. Due partite con la Samp e due gol, per Stefano Scappini. E un po' più di morale, dopo che la gioia per la prima volta era finita annegata nel dispiacere della sconfitta… «A livello personale non potevo chiedere di meglio – racconta lui a fine partita -, ma resta il fatto che qualificarsi non sarà semplice… Ci proveremo, il mio gol ci regala ancora qualche speranza: penseremo solo a noi, a vincere segnando il più possibile».

La fiducia di Marilungo. Guido Marilungo fa eco al compagno di reparto. Poche parole, un solo concetto: qualificarsi è possibile. «Noi ci crediamo – dice convinto la seconda punta -. L'altra volta siamo stati sfortunati, col Parma è andata meglio: possiamo e vogliamo andare avanti».

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Nella foto Pegaso, Marilungo in azione contro il capitano del Parma Moretti.