C'è la firma di Bonazzoli, la Samp espugna il Tardini
Quarto successo esterno per il Doria, che si impone a Parma (2-1) con Maggio e Bonazzoli: nel mezzo, il rigore calciato sul palo da Gasbarroni.
Non avrà il sapore dolce del derby, questo 2-1 in casa del Parma, ma pesa: eccome, se pesa. La Samp esce dal Tardini – terra amica, finalmente: vittoria anche l'anno scorso – con la quarta vittoria esterna dell'anno (Siena e Cagliari, più il Genoa) trovando la miglior risposta possibile alle domande che, inevitabilmente, squalifiche e infortuni lasciavano a ronzare nella testa di Mazzarri. Che, costretto a fare a meno a vario titolo di mezza squadra, allarga un sorriso grosso così: la Samp, la sua Samp, c'è.
Uniti alla meta. Con Cassano a sorridere in tribuna insieme al presidente Garrone e Bellucci e Montella a curarsi le ginocchia, davanti c'è spazio per Bonazzoli (che stringe i denti dopo i problemi dei giorni scorsi) con Delvecchio inventato seconda punta. E' il dato che dà la dimensione dell'emergenza blucerchiata, come il successo finale dà la dimensione al valore della squadra: compatta, unita, rispettosa della propria identità nonostante le inevitabili variazioni che diversi interpreti portano con sé. Aveva parlato di sfruttare le fasce cercando i palloni alti, Mazzarri, e così è stato: Maggio di testa, Bonazzoli di testa. La vittoria nasce lì, lontano da terra.
Gestione. La partita si sblocca quasi subito, dopo poco più di dieci minuti, quando Franceschini alza a campanile un pallone che vaga giusto fuori area: il fuorigioco del Parma è utopia, Maggio prende la mira e di testa frega Bucci sul palo lontano. E con un avversario costretto dalla classifica a cercare – a tutti i costi – il successo, andar sopra alla prima vera occasione significa poter gestire la gara come meglio non si potrebbe. Personalità e organizzazione, così la Samp sceglie di andare avanti. Ringraziando Castellazzi, attento sull'unico spunto del Parma (Gasbarroni) in un primo tempo all'insegna degli errori di uno e dell'altro.
E finalmente arriva Emiliano. E' una partita brutta, bisogna dirlo. A inizio ripresa, però, arriva la scossa: Lucarelli cerca la porta e trova un braccio di Gastaldello, e anche se il tocco sembra involontario Celi vede il rigore. Che Gasbarroni, bontà sua, calcia sul palo con Castellazzi e i duemila al seguito a tirare un sospiro di sollievo. Si va dall'altra parte, e la Samp chiude il conto: punizione di Ziegler all'altezza della bandierina, sulla destra, cross sul primo palo e deviazione ad anticipare tutti di Bonazzoli. E' il suo primo gol in campionato, è il gol che cercava Mazzarri e che Emiliano meritava forse più di chiunque altro. E' il gol, la sensazione è netta, che vale tre punti.
Sbandata e successo. Resta mezz'ora abbondante di partita, la Samp può controllare. Sbanda solo quando Lucchini deve uscire, con Miglionico dentro al suo posto, la difesa che fatica ad assestarsi e Budan (entrato per Pisanu) bravo ad approfittarne quando Lucarelli tocca di testa e lo mette davanti a Castellazzi: è il 22', il Parma segna e torna in partita. Di Carlo manda dentro tutti quelli che ha in panchina (tocca pure a Reginaldo e Corradi), ma occasioni vere e proprie, al Tardini, nisba: giusto una per Zenoni, quello della Samp (in campo per Ziegler; il gemello è in panchina), e sarebbe stato il 3-1 definitivo. Va bene anche così, ci mancherebbe. La Samp vince una gara brutta, ricca d'errori, e la vince andando oltre i propri limiti e i propri problemi. La squadra c'è, eccome: e pazienza se non sarà stato il miglior Doria dell'anno… Per i tre punti, a volte, bastano un paio di palloni alti.
Parma 1
Sampdoria 2
Reti: 12' p.t. Maggio; 12' s.t. Bonazzoli, 22' s.t. Budan.
Parma (4-4-1-1): Bucci; Coly, Falcone, Paci, Castellini; Dessena (35' s.t. Corradi), Morrone, Cigarini, Pisanu (14' s.t. Budan); Gasbarroni (19' s.t. Reginaldo); Lucarelli. A disposizione: Pavarini, D. Zenoni, Couto, Parravicini. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi; Lucchini (16' s.t. Miglionico), Gastaldello, Accardi; Maggio, Sammarco, Palombo, Franceschini (34' s.t. Volpi), Ziegler (25' s.t. C. Zenoni); Delvecchio, Bonazzoli. A disposizione: Mirante, Poli, Ferrari, Kalu. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Assistenti: Di Fiore di Aosta e Franzi di Verbania.
Quarto uomo: Scoditti di Bologna.
Note: al 5' s.t. Gasbarroni fallisce un calcio di rigore; ammoniti al 16' p.t. Maggio, al 31' p.t. Paci, al 40' p.t. Pisanu, al 6' s.t. Palombo, al 23' s.t. Accardi, al 36' s.t. Lucarelli, al 44' s.t. Delvecchio e al 48' s.t. Falcone; spettatori 17.000 circa; recupero p.t. 2', s.t. 6'.
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Nella foto Pegaso, lo stacco vincente di Emiliano Bonazzoli: Luca Bucci è battuto.