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Mazzarri: «Io e la Samp non ci accontentiamo mai»

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Mazzarri: «Io e la Samp non ci accontentiamo mai»

Spiega il tecnico della Samp: «Non parlo di salvezza o Uefa, dico solo che voglio il massimo. Sempre e comunque: accontentarsi non fa per me».

16_mazzarriIl successo col Catania porta la Samp sesta da sola. Risultatone, cui è meglio pensare poco per evitare di commettere errori di presunzione. «Bisogna andare partita per partita – ripete alla nausea Mazzarri, anche dopo il successo con gli etnei -, poi vedremo. La partita più importante è quella che deve ancora arrivare».

Migliorarsi sempre e comunque. Con calma sì, ma anche a testa alta, consapevoli della propria forza. «Se andate a rivedervi le mie dichiarazioni – prosegue il mister blucerchiato -, noterete che già diverso tempo fa non parlavo di salvezza, anche se oggi presumibilmente l'abbiamo raggiunta. Per me è importante la volontà di migliorarsi sempre e comunque, pensare alla salvezza è un input negativo che nuoce alla consapevolezza dell'ambiente. Non ci ho mai pensato e non l'ho mai nominata proprio per questo».

Squadra fiera. Obiettivo raggiunto, perché la Samp di oggi è una squadra fiera, quadrata, che sa vincere anche nelle giornate in cui non brilla. «Sì, ma oggi non ho visto tutta questa negatività nel primo tempo – risponde Mazzarri ai cronisti, che chiedono lumi su un primo parziale non eccezionale sotto il profilo del gioco -, l'occasione l'abbiamo avuta con Gastaldello e i presupposti li abbiamo creati. Penso che anche se ci fosse stato Bellucci dall'inizio non sarebbe cambiato molto, visto l'atteggiamento del Catania». E con Cassano, dall'inizio? «Chiaro che con Bellucci e Cassano al top, si hanno vantaggi maggiori. Ricordo però per l'ennesima volta che la squadra i meccanismi li ha assimilati bene e che li propone alla grande sempre. Certo, là davanti se hai qualità è un'altra cosa».

Il gruppo. Capitolo gruppo. Tutti remano dalla stessa parte, anche chi sta fuori. E non è facile. «Penso che sia fondamentale far capire ai calciatori che le scelte vengono prese in buona fede, poi è normale che uno non ci rimanga bene all'inizio. Una volta smaltita la delusione, si riparte e si crea la competizione sana che fa crescere la squadra». Capitolo Bellucci, una delle note più importanti della giornata. «Sono felice per Claudio, è un ragazzo che merita».

Picaevoli problemi. E capitolo Milan, mercoledì. «Avremo le solite difficoltà, perché siamo in emergenza. Ma con l'entusiasmo e con l'umiltà molto è superabile». Problemi da risolvere, se la Samp si qualificherà l'anno prossimo per le coppe europee. Giocare ogni tre giorni a quel punto sarà la norma. «Se tutto andrà come speriamo che vada, ci penseremo sicuramente. In quella situazione è fondamentale per un allenatore avere almeno 22 elementi intercambiabili, ruolo per ruolo. Speriamo di avere questo problema da risolvere, in estate».

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Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri detta le sue indicazioni durante la sfida col Catania.

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