U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Franceschini: «Possiamo tenere il ritmo fino in fondo»

News

Franceschini: «Possiamo tenere il ritmo fino in fondo»

Il centrocampista non ha dubbi: «Stiamo bene, di gambe e di testa. E se gli altri sbaglieranno qualcosa, noi saremo lì pronti ad approfittarne».

06_knezevicfranceschiniStavolta Daniele Franceschini non ha segnato – sarebbero stati due gol e mezzo in tre partite, dandogli il merito dell'autogol di Empoli -, la Samp però ha vinto lo stesso. Salendo a quota 52, un risultato davvero incredibile. «Siamo lì – comincia il centrocampista romano, dopo Samp-Livorno -, con tutte le altre. Mancano sei partite alla fine ma stiamo bene, sia fisicamente che mentalmente. La squadra è consapevole di poter tenere questo ritmo fino alla fine: se le avversarie commetteranno qualche errore, noi saremo lì ad approfittarne. Sognare a questo punto non è più proibito e sarebbe un peccato non farlo».

Insidie superate. Non è stato facile, però, strappare il bottino pieno al Livorno. Gli uomini di Camolese sono arrivati al Ferraris per vendere cara la pelle, bisognosi di punti salvezza. «Giocare in questo momento con chi si deve salvare è dura, devi essere bravo e fortunato a sbloccare la gara, poi diventa tutto più facile. Oggi la Samp non si è persa d'animo, formulando una pressione costante, premiata dal risultato. Ancora una volta la nostra maniera di interpretare le partite ha pagato». Nel primo tempo sembrava di assistere al match di due settimane fa col Cagliari. Avversari chiusi, Samp spuntata e incapace di trovare il varco… «In parte è vero – ammette Daniele -, ma la differenza l'ha fatta il secondo tempo. Era abbastanza logico che loro non potessero tenere certi ritmi per tutto l'arco del match, dalla nostra c'è stata la lucidità di far girare più palla e non essere precipitosi. Poi, ripeto: il gol ci ha dato una gran bella mano».

Pochi calcoli. Dopo questi tre punti, si continua a pensare al sogno Champions, mentre la Uefa ormai si trova davvero ad un passo. «Dipenderà molto anche dalla Coppa Italia, da chi raggiungerà la finale. Se ci andranno Inter e Roma, allora avremo ancora maggiori possibilità; se invece non sarà così, allora dovremo star davanti all'Udinese per il sesto posto. Chiaro che è meglio puntare in alto, puntare al bersaglio grosso. Sognare, come dicevo prima, non è più proibito». Molto dipenderà, in un caso e nell'altro, dagli scontri diretti.

Scontri decisivi. Prima, però, Reggio Calabria. «Altra partita al cardiopalmo. Dovremo lottare su ogni pallone perché troveremo una formazione carica e motivata, in cerca di punti salvezza e per di più sul terreno amico. Cercheranno di sfruttare il fattore campo e ci concederanno poco spazio, noi però abbiamo dalla nostra l'esperienza di Empoli, dove il clima era identico. Penso che questa Samp abbia già dimostrato di aver acquisito la maturità adeguata per uscire bene da trasferte simili». Dopo il viaggio al Granillo, il Doria ospiterà l'Udinese, vero crocevia per l'Europa. «Reggio è importante, sicuramente, ma la gara contro l'Udinese lo è ancora di più per il nostro cammino. Penso che se faremo risultato in quell'occasione, allora potremo davvero dire di trovarci a metà dell'opera».

Speciale Samp-Livorno. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida del Ferraris.

Nella foto Pegaso, Daniele Franceschini ruba palla a Dario Knezevic.

altre news