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Pea: «Il successo di un gruppo di lavoro fantastico»

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Pea: «Il successo di un gruppo di lavoro fantastico»

Il tecnico della Samp sorride felice: «Grazie al presidente Garrone, grazie a Marotta, grazie ai dirigenti e a tutti quelli che hanno lavorato duro per conquistare questa coppa».

10_festasampTutti addosso a lui, a fine partita, a cantargli cori, a rendergli omaggio, ringraziandolo, per un risultato che è di tutti. Di tutti sì, ma anche e soprattutto di Fulvio Pea, uno che ha ereditato una Primavera vicecampione d'Italia e l'ha portata alla Coppa Italia, al primo anno di gestione, con una poule campionato ancora da chiudere. Con i sogni scudettati non proibiti, anzi alimentati da un cammino strepitoso. Con un gruppo che lo ha ascoltato dall'inizio, che lo segue, che dopo la cerimonia di premiazione all'Azzurri d'Italia lo ha addirittura acclamato, sul campo e dentro gli spogliatoi, dove si è consumata la vera festa dei campioncini blucerchiati.

Grazie alla società. Campioncini fino a un certo punto, perché il vezzeggiativo non regge se si pensa all'impresa condotta in porto dalla Primavera Samp. Nella storia del club ligure, infatti, non era mai arrivato un risultato così prestigioso, segno che il lavoro della società dà i suoi frutti, segno che il lavoro di Pea, beh, anche… «Ma voglio ringraziare i dirigenti – comincia il mister, mentre lo spogliatoio è un lago e i freschi detentori della Coppa Italia fanno un baccano da apparecchio acustico -, in primis il presidente Garrone, poi l'amministratore delegato Marotta, fino ad arrivare agli operatori di mercato Asmini e Paratici, che visionano mezza Europa per proporre sempre nuovi talenti. Questo successo non è tanto mio, quanto della Sampdoria e specialmente di un gruppo fantastico, che ha dimostrato il suo valore per l'ennesima volta».

Nervi saldi. Non solo valore, che non era in discussione. Anche maturità, crescita a livello mentale. Per tenere i nervi in ghiaccio quando si era messa male, ovvio pensare al rigore sbagliato da Marilungo. «Lì abbiamo subito un bel contraccolpo – ammette senza remore Pea -, poteva essere abbastanza grave. I ragazzi però sono maturati, hanno saputo reagire dopo l'attimo di sbandamento e sono riusciti quasi subito a riprendere in mano il match. Penso fosse la cosa più difficile», Un match che il Doria ha controllato per 180 minuti, senza però riuscire mai a spingere veramente sull'acceleratore. I perché di Pea. «Perché c'era anche l'Atalanta, che è forte e ha fatto vedere di potersela giocare alla pari, così come è stato. Abbiamo vissuto due gare tiratissime, tant'è vero che si è giunti fino ai calci di rigore. Credo che nell'arco delle due sfide sia stata la Samp a provarci di più, anche se alla fine le difese hanno prevalso sugli attacchi, Il doppio 0-0 non è casuale».

Emozioni e sogni. Come poco casuale è l'emozione provata dai calciatori nelle due partite, di fronte a pubblico e stadio dei sogni. Sia a Marassi che a Bergamo, dove il calore è stato importante e mai timido. «Devo dire grazie alle società Sampdoria ed Atalanta che hanno organizzato, insieme a Sky, un evento così coinvolgente per noi. Penso sia una soddisfazione in più per i ragazzi: molti di loro non arriveranno ai palcoscenici che abbiamo calcato oggi, ma questo ricordo resterà». Resteranno – per sempre – pure i nomi dei cavalieri che fecero l'impresa, la prima impresa in Coppa Italia Primavera per il Doria. «Che dire? E' bellissimo, speriamo solo di portare fortuna alla Samp, che questa sia solo la prima di tante altre Coppe».

Il saluto della Sud. I tifosi blucerchiati hanno seguito la squadra fino a Bergamo, nonostante la pioggia e la serata infrasettimanale. Porterete la Tim Cup a Marassi, per l'abbraccio della Sud? Pea passa e chiude. «Sì, la porteremo a Marassi, sperando di essere di buon auspicio per la prima squadra. Prima però passeremo da Bogliasco, che è la nostra seconda casa…».

Speciale Atalanta-Samp. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida dell'Atleti Azzurri d'Italia.

Nella foto Pegaso, Fulvio Pea sorride felice insieme ai suoi ragazzi dopo il successo.

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