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Mazzarri: «Ritorno emozionante… Il ko? Ripartiamo»

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Mazzarri: «Ritorno emozionante… Il ko? Ripartiamo»

Il tecnico della Samp torna a Reggio da avversario per la prima volta: «Grande emozione, impossibile descriverla. La sconfitta? Gli episodi non ci hanno aiutato, pensiamo a ripartire».

13_mazzarri Fanno parte del bagaglio umano, i ricordi. Più di quanto non sembri. E quando uno fa il professionista, in ogni ambito, in ogni disciplina, gli stessi ricordi possono anche diventare un bagaglio che somiglia ad un fardello, tanto condiziona. Tanto pesa, spesso e volentieri. Il professionista, però, svolge una professione, ricopre un ruolo che deve concentrarsi su presente e futuro, senza lasciare falmente spazi al passato. Nemmeno quando chi hai amato, chi ti ha amato, ti riabbraccia con addosso un'altra divisa, con sulle spalle la responsabilità di una diversa causa. Di un'altra bandiera. Il calcio, nello specifico, è pieno e strapieno di momenti simili, la storia del pallone lo insegna a chiare lettere, la storia del pallone non ha risparmiato, oggi, nemmeno Walter Mazzarri, tornato a Reggio per la prima volta senza difendere i colori amaranto. Anzi, per attaccarli.

Accoglienza da trionfatore. Trovando ad accoglierlo un ambiente che ha fermato il tempo, per pochi minuti. «Ricordi così belli non si possono cancellare – comincia il tecnico blucerchiato, emozionato a fine gara -, l'atteggiamento dei tifosi reggini ha superato la mia immaginazione: è stato tutto bellissimo, sono in difficoltà nel trovare aggettivi che possano descrivere il mio stato d'animo prima della partita».

La partita. La partita, però, è poi cominciata e finita. Con un risultato che alla Samp non ha portato punti. «Avevo detto che, avessimo segnato, non avrei esultato. Beh, purtroppo non ce n'è stato bisogno. Pensando al match di oggi, dico che non ho visto una bella Sampdoria, anche se gli episodi non hanno dato una mano ai ragazzi». Inoltre, tra infortuni e squalifiche, si è anche avuta la beffa. «Prendete il gol dell'1-0, avevo Lucchini frastornato dalla botta subita al volto e non ho potuto toglierlo perché il dottore aveva chiesto tempo. Il caso vuole che il gol della Reggina sia arrivato proprio in quel momento. Peccato, anche se ciò non toglie i meriti ad una squadra che ha saputo chiudersi bene, portando a casa il risultato grosso».

Corsa all'Europa. Tre punti presi di là, lasciati di qua. Un peccato in una giornata in cui sarebbe servito come il pane un successo esterno, visti i risultati delle concorrenti all'Europa. «Ma io credo che si debba restare sereni e lavorare bene per queste ultime partite, senza pensare troppo alla classifica. I tifosi sono contenti di sentir solo nominare quella parolina (la Champions, n.d.r.), da parte mia e dei ragazzi però serve concentrarsi unicamente sugli impegni futuri, uno per uno. Ci attendono cinque finali: pensiamo a ripartire bene domenica prossima». Si chiude con le solite frecciatine-battute su Cassano. C'è chi dice che con Antonio in campo, la Samp in trasferta non vince mai. Sentite Mazzarri. «Le statistiche è bene non guardarle con l'occhio sbagliato, anzi forse è bene non guardarle mai. Per me non è assolutamente un problema questo, anzi…».

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Nella foto Pegaso, mister Mazzarri premiato dai suoi ex tifosi prima della gara.

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