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Sconfitta a Reggio: Brienza taglia le gambe alla Samp

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Sconfitta a Reggio: Brienza taglia le gambe alla Samp

Una rete di Brienza poco dopo la mezz'ora del primo tempo decide la sfida del Granillo, ma in classifica non cambia quasi nulla. Esordio in A per Fiorillo.

13_lanzarocassanoOccasione persa, indubbiamente. Ma – a livello di mera classifica – lo stop di Reggio Calabria può anche passare. Perde infatti l'Udinese, che resta dietro alla Samp, perde anche il Milan nell'anticipo in casa Juve. L'Euro-volata è dunque praticamente punto e accapo. Giusto a questo punto guardar gli altri, più giusto però dare uno sguardo in casa propria.

Assenze e ritorni. Il match del Granillo punisce una Samp che non si è trovata, che non ha rispecchiato le ottime prestazioni delle ultime sette giornate, quando il team di Mazzarri si era reso protagonista di un filotto da paura: 5 successi e 2 pareggi, con tre vittorie di fila lontano da Marassi. Ma, come i rivali dell'Udinese – al Ferraris domenica prossima -, i blucerchiati non suonano l'ottava, imbrigliandosi in casa degli amaranto, attenti a non prenderle e convinti di poter tirar via tre punti fondamentali nella corsa alla salvezza. Più convinti, probabilmente, rispetto a un Doria che ha pagato a caro prezzo le assenze di Accardi e Palombo, due che quando ci sono si sente e quando non ci sono si sente ancora di più. Formazione annunciata per Walter Mazzarri, figliol prodigo del Granillo, accolto dai tifosi di casa come un conquistatore leggendario. Non è passato nemmeno un anno, ma le imprese del tecnico di San Vincenzo riecheggiano tonanti sul versante calabrese dello Stretto. Meraviglie del Sud.

Le formazioni. In porta c'è Castellazzi, mentre la linea difensiva la compongono Gastaldello, Sala e Lucchini. In mezzo, torna capitan Volpi, affiancato da Franceschini, mentre sulle fasce vanno Maggio e Pieri, con Sammarco a dare una mano a Bellucci e Cassano, di nuovo insieme dall'inizio dopo un bel po'. Nevio Orlandi schiera la Reggina col 3-4-2-1: Campagnolo difende i legni amaranto, Lanzaro Cirillo ed Aronica il portiere reggino, in mezzo invece corrono Vigiani, Barreto, Cascione e Modesto, per dar modo a Brienza e Cozza di ispirare l'unica punta Nick Amoruso.

L'episodio-chiave. Non succede quasi nulla fino al 25', quando Volpi sbaglia il controllo in area e regala di fatto un angolo agli avversari. Sul corner, deviazione pericolosa di Cascione che sbatte però su Gastaldello, finendo tra le braccia di Castellazzi. Nella fase centrale del primo tempo, sono i padroni di casa a premere, guadagnando diverse punizioni. Al 35' l'episodio chiave. Gastaldello rinvia di testa su Vigiani che, sempre di testa, serve di prima Cozza: invenzione del 10 amaranto per Brienza, uscito velocissimo dalle marcature blucerchiate (qui, non perfetto Lucchini, che era però già dolorante per una brutta botta alla testa). L'ex palermitano salta Castellazzi e deposita in rete per quello che sarà il gol partita.

Occasione sprecata. La Samp accusa tre minuti dopo, perché ha immediatamente l'occasione per pareggiare. Cassano illumina Sammarco, il quale crede di essere in fuorigioco e non colpisce di testa – in area – al massimo delle potenzialità. Sfera alta di poco sulla traversa e posizione regolarissima. Siamo al 37' e Mazzarri deve cambiare: proprio Lucchini fa segno di non poter proseguire – per lui, si saprà solo a fine gara, trauma al volto -, tocca a Zenoni sacrificarsi nel ruolo di terzo difensore. Poca cronaca fino all'intervallo, dal quale le due formazioni riemergono senza cambi.

L'esordio di Fiorillo. Il Doria deve inserire il turbo perché la chanche è bella succosa, ma ciò non accade. Mazzarri prova a dare una mano ai suoi togliendo Volpi per Bonazzoli, l'intenzione è quella di aumentare il potenziale offensivo e la convinzione di potercela fare. Niente. Cassano deve arretrare troppo per giocare il pallone, Bellucci non ha ancora nelle gambe i minuti necessari per diventare micidiale e Maggio è bloccato dagli inserimenti costanti di Modesto. Gode di un minimo di libertà in più Pieri ma, quando arriva sul fondo, il laterale è sempre raddoppiato. Sammarco tenta il colpo risolutivo da fuori, non trovando la porta per un nonnulla (17'). Un minuto dopo, Amoruso – servito da Brienza – ha sul sinistro la sfera del raddoppio, calciando fuori sull'uscita di Castellazzi. In questo scontro, il numero uno doriano si fa male (per lui lussazione alla spalla destra, ridotta sul campo dal Dott. Baldari): tocca al giovanissimo Vincenzo Fiorillo, classe '90, portiere della Primavera all'esordio assoluto in Serie A. E il ragazzone di Oregina si fa subito sentire su Cirillo, con un'uscita di personalità, dove è l'esperto difensore ad avere la peggio.

Una di meno. La Reggina intanto arretra, pronta a ripartire in contropiede. La Samp dovrebbe far la partita, ma il tempo inizia a diventare poco, troppo poco e la lucidità scende. Negli ultimi minuti, Doria tonico nelle gambe, ma quasi irriconoscibile nelle idee; non arrivano nemmeno l'episodio, il rimpallo ad evitare una sconfitta non del tutto meritata, d'accordo, ma nemmeno troppo contestabile. E pesano, eccome, i gialli ai diffidati Sammarco e Gastaldello, indisponibili nel faccia a faccia di domenica contro l'Udinese. Due vanno, due vengono. Sempre due ne mancano. Problemi in più per Mazzarri, che tra sette giorni conterà però sull'effetto Marassi per la rincorsa all'Europa. Nella quale ben poco è cambiato, salvo una giornata in meno da disputare. Aspettando sempre Inter-Fiorentina e – soprattutto – gli scontri diretti delle prossime due gare. In cui servirà – va detto – tutt'altra Samp.

Reggina        1
Sampdoria   0
Rete:
35' p.t. Brienza.
Reggina (3-4-2-1): Campagnolo; Lanzaro, Cirillo, Aronica; Vigiani (30' s.t. Missiroli), Barreto, Cascione, Modesto; Brienza (35' s.t. Stuani), Cozza (12' s.t. Valdez); Amoruso. A disposizione: Novakovic, Costa, Tognozzi, Joelson. Allenatore: Nevio Orlandi.
Sampdoria (3-5-2): Castellazzi (20' s.t. Fiorillo); Lucchini (37' p.t. Zenoni), Sala, Gastaldello; Maggio, Sammarco, Volpi (13' s.t. Bonazzoli), Franceschini, Pieri; Bellucci, Cassano. A disposizione: Miglionico, Ziegler, Delvecchio, Kalu. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Gava di Conegliano Veneto.
Assistenti: Biasutto di Vicenza e Lion di Padova.
Quarto uomo: Squillace di Catanzaro.
Note: ammoniti al 12' p.t. Sammarco, al 44' p.t. Cascione, al 46' p.t. Volpi, al 47' s.t. Cirillo, al 48' s.t. Zenoni e al 49' s.t. Gastaldello; recupero p.t. 4', s.t. 6'.

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Nella foto Pegaso, Antonio Cassano sfida in velocità Maurizio Lanzaro.

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