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Accardi: «Nessun rimpianto, siamo stati strepitosi»

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Accardi: «Nessun rimpianto, siamo stati strepitosi»

Pietro Accardi tra l'emozione del ritorno a casa («Questa città me la porto nel cuore») e la soddisfazione per un'annata magica: «Strepitosa e piena di soddisfazioni».

11_amauriaccardiIl ritorno a Palermo sarà sempre qualcosa di particolare per Pietro Accardi, che nel capoluogo siciliano è nato e cresciuto e che con la maglia rosanero ha mosso i primi, secondi e terzi passi da calciatore vero. Fino alla Serie A, da dove poi è ripartito alla volta della Genova blucerchiata, suo autentico trampolino di lancio verso l'affermazione come autentica promessa tra i difensori italiani.

Emozioni. Logico attendersi un po' di emozione, considerati anche gli applausi di un pubblico che ha dimostrato di non averlo dimenticato. «Mi ha fatto effetto tornare qui – racconta Pietro ai cronisti, dopo Palermo-Sampdoria – ed era anche prevedibile. Sono nato a Palermo e qui ho cominciato a fare il calciatore, quindi ho e avrò sempre grandi ricordi di questa città. La porto sempre nel cuore». Però, ora Accardi pensa da giocatore blucerchiato e da tale si esprime: «Abbiamo conquistato una vittoria importante, meritata, proseguendo il cammino di una stagione strepitosa di cui dobbiamo davvero andare fieri. La gara col Palermo l'abbiamo giocata al meglio, concedendo poco e capitalizzando quando c'è stata l'opportunità. Complimenti a questa Samp, se li merita tutti».

Nessun rimpianto. Samp che festeggia la Uefa, mangiandosi mezze dita per un posto in Champions sfumato alla penultima giornata, sfumato soprattutto per via di alcune partite incredibili, ultima la gara di domenica scorsa contro la Roma: «Ma non dobbiamo rimproverarci nulla – spiega il numero 5 -, credo che la squadra abbia fatto fino in fondo il suo dovere, regalando grandi soddisfazioni a sé stessa ed al pubblico».

Bellucci. L'ultima trasferta dell'anno però, porta in dote una brutta notizia. Il crack di Bellucci, per il quale si sospetta una lesione al tendine d'achille della gamba destra. «Claudio è un grande uomo e un grande giocatore – chiude Accardi -, qualora la diagnosi fosse confermata sono certo che tornerà più forte di prima. Anche se ovviamente spero che il suo problema sia meno grave del previsto».

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Nella foto Pegaso, duello in acrobazia tra Pietro Accardi e il brasiliano Amauri.

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