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La Samp festeggia l’Europa con un pari spettacolare

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La Samp festeggia l’Europa con un pari spettacolare

Gol ed emozioni nell'ultima giornata di campionato: Cassano, Maggio e Montella firmano uno splendido 3-3 contro la Juventus di Ranieri.

17_golcassanoFinisce in gloria, con Marassi in piedi a cantare l'inno europeo. Samp-Juve 3-3, epilogo di classe di una stagione fuoriclasse, con il Doria sotto 2-0 (Del Piero e poi Trezeguet, su penalty preso dal capitano bianconero) dopo un quarto d'ora e capace di rimontare fino a costruire addirittura la palla del 3-2 prima del duplice fischio di Valeri, col rigore fallito da Antonio Cassano (fallo di Chiellini su Bonazzoli). In mezzo, i gol di Peter Pan e la perla di Maggio, che valgono rispettivamente il decimo ed il nono centro personale in questo strepitoso campionato.

Fino alla fine. Carattere e gioco fino all'ultimo per i ragazzi di Mazzarri, nella ripresa addirittura meglio di quanto fatto vedere nella seconda parte del primo tempo. Di là, la Juve terza della classe al ritorno in A, la Juve dei bomber Del Piero e Trezeguet (41 gol in due…) che non molla un millimetro e che torna avanti nel secondo tempo, ancora con Alex Del Piero, ancora su rigore. La storia del match narra pure il rosso a Sissoko, per giungere poi al boato dopo il pari blucerchiato firmato da Vincenzo Montella. Appena entrato e subito decisivo: quanti rimpianti per il suo lungo infortunio. Averlo avuto a disposizione per più tempo, quanti punti avrebbe portato? Domanda che resterà senza risposta.

Gloria blucerchiata. Finisce in gloria, intanto, con una Samp sicura del sesto posto in classifica – il pari con la Juve vale quota 60, a +3 dall'Udinese che per gli scontri diretti resterebbe in ogni caso dietro – e qualificata dalla porta principale alla prossima Coppa Uefa. Risultatone, che va valutato nel complesso, considerando come si è partiti (allenatore e gruppo nuovi), quante difficoltà si sono incontrate (leggi infortuni) e quante partite si sono buttate fisiologicamente (le trasferte di Livorno e Catania, ad esempio), per via di un'amalgama che non poteva arrivare se non con il tempo. Considerando anche quanto si è giocato, quest'anno, tra Intertoto, Coppa Uefa, Coppa Italia e campionato.

Sognare si può. Ecco, visti questi dati, il cammino del Doria versione 2007/08 diventa strepitoso, con un connector. Il connector con il prossimo anno, quando tutto ciò andrà confermato sul campo. Le premesse sono ottime, le fantasie volano libere, il grigiore degli ultimi giorni sul futuro di Mazzarri e della squadra pare essersi diradato. Pian piano, ovviamente, con nessuna ufficialità, nessuna certezza. Ma l'idea è questa, la sensazione pure. C'è da stare allegri? Sì, perché è bene in questo momento godersi la cavalcata spettacolare che la Samp ha saputo regalare ai propri tifosi, senza ragionare troppo su quel che sarà. Perché quel che è stato sa davvero di buono, perché quando si può contare su un gruppo che scende in campo – ovunque – per giocarsi la partita e spesso la porta a casa, allora è bello seguirlo. E non è nemmeno troppo fuori dal mondo sognare. Che cosa? E chi lo sa? Ognuno ha il suo. Ognuno ha i suoi.

Il capitano. Di sicuro, uno che il suo, i suoi, l'ha realizzato, realizzati, è Sergio Volpi. Primo capitano dell'era Garrone, Volpi ha salutato oggi la Sud, probabilmente per l'ultima volta. Altissimo l'urlo del cuore pulsante del tifo sampdoriano per il regista, punto di riferimento della squadra per sei anni e condottiero di mille battaglie, dalla promozione in Serie A alla volata Champions fino alle sfide sui campi europei. "Un capitano, c'è solo un capitano!" cantava la Sud, un coro che difficilmente Volpi dimenticherà. 

Sampdoria   3
Juventus      3
Reti:
7' p.t. Del Piero, 16' p.t. Trezeguet (rigore), 22' p.t. Cassano, 40' p.t. Maggio; 19' s.t. Del Piero (rigore), 34' s.t. Montella.
Sampdoria (3-5-2): Mirante; Campagnaro (16' s.t. Sala), Gastaldello, Accardi; Maggio, Sammarco, Palombo, Franceschini (23' s.t. Delvecchio), Pieri; Bonazzoli (25' s.t. Montella), Cassano. A disposizione: Fiorillo, Ziegler, Miglionico, Zenoni. Allenatore: Walter Mazzarri.
Juventus (4-4-2): Belardi; Salihamidzic (44' s.t. Castiglia), Legrottaglie (9' s.t. Stendardo), Chiellini, Zebina; Molinaro, Sissoko, Tiago, Nedved; Del Piero (25' s.t. Marchionni), Trezeguet. A disposizione: Vanstrattan, Birindelli, Palladino, Pasquato. Allenatore: Claudio Ranieri.
Arbitro: Valeri di Roma 2.
Assistenti: Petrella di Termoli e De Luca di Pescara.
Quarto uomo: Banti di Livorno.
Note: espulso al 14' s.t. Sissoko per doppia ammonizione; ammoniti al 19' p.t. Sissoko, al 35' p.t. Tiago, al 36' p.t. Maggio e al 15' s.t. Nedved; spettatori 27.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, il tocco vincente di Cassano: è il decimo gol del talento di Barivecchia.

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