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Pea: «Grazie a tutti, ma con l’Inter bisogna migliorare»

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Pea: «Grazie a tutti, ma con l’Inter bisogna migliorare»

Il tecnico della Samp si gode la qualificazione alla finalissima per lo scudetto: «Grazie alla società, allo staff e grazie anche ai ragazzi. Ma per trionfare dovremo migliorare: siamo stati troppo leziosi».

05_peaUn po' arrabbiato, sì, Fulvio Pea lo è. Perché nella semifinale contro la Fiorentina si poteva soffrire meno, si doveva soffrire meno. Ma felice, anche. Eccome. Perché è arrivata la finale Scudetto, il vero obiettivo stagionale, quello che tutto l'ambiente blucerchiato voleva dal giugno scorso, dalla sera della finale di Bressanone persa contro l'Inter. Quella stessa Inter che la Samp incontrerà nuovamente domenica, stavolta Chieti, in sede diametralmente opposta rispetto a dodici mesi fa.

Migliorare. Che sia un segno? Chissà. Di segni però ne restano tanti altri a consolare il Doria, il gruppo su tutti. La sua grande qualità, la sua esperienza, maggiore rispetto all'anno scorso. C'è però anche qualche segnale negativo, che Pea butta subito su piazza, tanto per far capire di averlo notato. «Siamo stati troppo leziosi – comincia il mister della Primavera -, soprattutto nel primo tempo, mentre nella ripresa la squadra mi è piaciuta anche meno sotto il profilo del gioco. Non dobbiamo commettere certi errori contro l'Inter, assolutamente». Perché i nerazzurri Pea li tiene in considerazione, eccome. «Insieme all'Udinese sono la squadra più forte del campionato, noi dobbiamo solo lavorare come sappiamo e sperare di ottenere il risultato di Bergamo in Coppa Italia, magari con qualche patema in meno…».

Staff e ragazzi. Obiettivo scudetto, dunque, il grande obiettivo stagionale da quando Pea ha rilevato la panchina della Samp. Bello, in ogni caso, arrivare a giocarselo. «E devo dire grazie alla società, che mi ha messo a disposizione uno staff di primo livello, penso ad esempio al prof. Sassi e a Bistazzoni (rispettivamente preparatore atletico e preparatore dei portieri, n.d.r.), professionisti di grandissima esperienza, ma non dimentico tutti gli altri. Ovviamente c'è da fare i complimenti anche ai ragazzi, ho allenato una rosa ampia e ben assortita, fatta di giocatori che volevano sacrificarsi e lavorare sodo. Anche dopo la vittoria in Coppa Italia nessuno si è seduto, direi che è un bel segnale».

Simoni. Un pensiero anche al maestro Gigi Simoni, di cui Pea è stato il secondo per lungo tempo, anche all'Inter. «Da lui ho imparato il rispetto del gruppo, per chi gioca e per chi non gioca. Penso che per un allenatore sia fondamentale, ti aiuta ad essere credibile e ad avere la fiducia dei ragazzi».

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Nella foto Pegaso, mister Fulvio Pea durante la tesissima semifinale con la Fiorentina.

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