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La Samp sconfitta 2-0 in casa dello Sporting Lisbona

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La Samp sconfitta 2-0 in casa dello Sporting Lisbona

Con un gol per tempo lo Sporting Lisbona batte la Sampdoria nell'amichevole dell'Alvalade; blucerchiati in 10 per un tempo  dopo l'espulsione di Campagnaro.

09_palombojoaomoutinhoTorna a Lisbona la Samp, dopo tre anni. L'avversario è lo stesso, lo Sporting, nella cornice del bellissimo Alvalade che fa da sfondo alla prima vera amichevole della stagione blucerchiata. Doria impegnato dunque in campo europeo, per tornare a tastare il profumo delle trasferte internazionali. Della squadra che tre anni fa perse 2-1 in Portogallo è rimasto solo Angelo Palombo (in quell'occasione subentrato nella ripresa), promosso portatore della fascia da pochi mesi. Allora, il capitano era Sergio Volpi e la formazione tutta diversa, tecnico compreso.

Così in campo. Oggi, in panchina siede Walter Mazzarri, che porta all'Alvalade un gruppo in piena preparazione, orfano dei talenti migliori, specialmente per quanto riguarda il reparto offensivo. Niente Bellucci, niente Fornaroli, niente – soprattutto – Antonio Cassano, rimasto a Genova per proseguire il lavoro necessario per entrare in condizione. Si scende sull'erba dell'Alvalade allora con il seguente schieramento. Mirante tra i pali, la linea a tre è composta da Campagnaro, Gastaldello ed Accardi, mentre a centrocampo agiscono Pieri e Stankevicius sulla fasce, Palombo, Franceschini e Sammarco in zona centrale. Davanti, Delvecchio e Bonazzoli. Partenza molla, ma dura pochi minuti, perché il match si accende verso il decimo, quando Delvecchio scaramuccia con Rochemback: da qui iniziano le botte d'agosto, sempre accompagnate da stretta di mano a corredo, ma di botte comunque si tratta.

Spigoli, svantaggio e rosso. Gara dunque nervosa, con pochi spunti. Si nota invece che Mazzarri vuol proseguire il discorso sul settore destro, facendo servire spesso e volentieri Stankevicius, non sempre lucido. Dietro però la Samp è la stessa dell'anno scorso, non rischia mai e subisce solo tiri da fuori. Semmai c'è qualche problema negli ultimi venti metri, dove la squadra è spaesata e non riesce mai a servire Bonazzoli, unica punta di ruolo. Delvecchio si fa ingabbiare, mentre dagli esterni arrivano tanta corsa e poca qualità. Poca qualità anche in mezzo, i passaggi brevi non sono precisi, c'è qualche errore di troppo. Come al 25', quando Stankevicius regala palla allo Sporting, ripartenza rapida, scambio Yannick-Derlei con conclusione dell'11 biancoverde. Mirante battezza male la situazione e la sfera gli passa sotto le gambe. Prova a reagire il Doria, ma non c'è brillantezza. La stessa manca a Campagnaro al 45', quando stecca Rochemback e si becca il rosso – da rivedere, però, l'intervento dello stesso Rochemback su Pieri al 20', da dietro, per il quale il brasiliano è solo ammonito. Primo tempo in archivio.

Cambi. Ad inizio ripresa, Mazzarri prova Stankevicius al posto di Campagnaro, senza effettuare altri cambi. Cinque sostituzioni invece per i padroni di casa. Bisogna aspettare il decimo per vedere un avvicendamento sulla panchina doriana. Padalino prende il posto di Delvecchio, mentre poco dopo (15') Franceschini fa spazio a Ziegler. Lo Sporting intanto attacca, sfruttando i problemi di posizionamento di una Samp spaesata.Al 21' doppio cambio per la Samp: dentro Fiorillo e Lucchini per Mirante e Sammarco. Mazzarri riporta la difesa a ranghi (quasi) completi, spostando Lucchini in linea e dando fiducia al giovane portiere ex Primavera. Subito risultati: occasionissima per Ziegler – la prima vera blucerchiata del match -, il quale si presenta in area dopo un bello scambio con Padalino senza trovare la deviazione vincente. Ad un quarto d'ora dalla fine, spazio ad Andrea Poli, nei panni di regista al posto di Palombo – la fascia passa al braccio di Accardi.

Raddoppio portoghese. Episodi a raffica negli ultimi minuti. 35', proprio Accardi sbaglia la misura del retropassaggio, Tiuì si inserisce e Fiorillo prima lo disturba – commettendo fallo, non sanzionato per il vantaggio – e poi lo ferma quando tutti gridano al gol a porta praticamente sguarnita. Grande intervento del numero uno di Oregina, che deve capitolare però al 38', sul calcio di rigore stavolta concesso da Provença per trattenuta di Gastaldello su Helder Postiga. Joao Moutinho ne tira uno da applausi, spiazzando Fiorillo e chiudendo di fatto l'incontro. Entra anche Mustacchio – che nel finale proverà quanto meno a sbrogliare la situazione là davanti -, intanto, per Bonazzoli, ma il canovaccio ormai è bello e sigillato: Samp sconfitta a Lisbona, con gambe – ma si sapeva – e mentalità da rivedere, cosa che forse Mazzarri non si aspettava. Troppe le leggerezze, misera invece la manovra in avanti, ma qui le attenuanti ci sono, mancavano infatti tre titolari. Test buono, in conclusione, per comprendere a che punto è il Doria, oggi. Mazzarri ne ha il polso e provvederà senza dubbio a limare ciò che c'è da limare.

Sporting Lisbona   2
Sampdoria              0
Reti:
25' p.t. Derlei; 38' s.t. Joao Moutinho (rigore).
Sporting Lisbona (4-2-3-1): Rui Patricio (1' s.t. Tiago); Abel (1' s.t. Pereirinha), Tonel, Polga, Grimi (24' s.t. Ronny); Rochemback (1' s.t. Miguel Veloso), Joao Moutinho (39' s.t. Adrien); Romagnoli (1' s.t. Caneira), Izmailov, Yannick (24' s.t. Tiuì); Derlei (1' s.t. Helder Postiga). A disposizione: Batista, Carrico, Pedro Silva. Allenatore: Paulo Bento.
Sampdoria (3-5-2): Mirante (20' s.t. Fiorillo); Campagnaro, Gastaldello (39' s.t. Rossini), Accardi; Stankevicius, Sammarco (20' s.t. Lucchini), Palombo (31' s.t. Poli), Franceschini (16' s.t. Ziegler), Pieri (43' s.t. Bianco); Delvecchio (10' s.t. Padalino), Bonazzoli (37' s.t. Mustacchio). A disposizione: Eramo, Grieco. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Proença.
Assistenti: Campos e Santos.
Quarto uomo: Estrela.
Note: espulso al 44' p.t. Campagnaro per gioco scorretto; ammoniti al 20' p.t. Abel, al 36' s.t. Gastaldello e al 47' s.t. Ronny; spettatori 18.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 3'.

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Nella foto, Angelo Palombo e Joao Moutinho con arbitro e assistenti.

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