Lucchini: «Né dolore né fastidi, sono felicissimo»

Può finalmente tornare a sentirsi un giocatore, il difensore blucerchiato: «Sto bene, era ora. Il mio obiettivo è di essere pronto per giocare titolare con l'Inter».

La cosa più bella di questa notte portoghese ha il volto e le caviglie di Stefano Lucchini: finalmente in campo, finalmente un giocatore. Sensazioni belle, che mancavano da tempo: «Da quattro mesi aspettavo questo momento – esulta lui -, e la cosa migliore è che non ho avvertito né fastidi né tantomeno dolore. Sono soddisfatto, e molto: cresce la sicurezza nei movimenti, cresce la condizione. Il mio obiettivo è quello di arrivare al 30 agosto, alla prima di A, e poter essere impiegato fin dal primo minuto».

Penso positivo. Con questo stato d'animo si può anche passar sopra la prima sconfitta di questo pre-campionato, tanto più se lati positivi ce n'è più d'uno. E difatti Stefano non si butta giù: «Un paio di defaillance ed un arbitraggio così così non devono farci vedere tutto nero – dice convinto -. Siamo in preparazione, si può perdere e trarre comunque indicazioni positive: e all'Alvalade le abbiamo intraviste tutti, perché la Samp era tonica e viva nonostante i carichi di lavoro degli ultimi giorni e la differenza di preparazione con lo Sporting. Che sarà anche stato più brillante, ma occasioni ne ha avute poche… Io un'ora di partita l'ho vista da spettatore, e se loro saranno magari stati più brillanti, beh, noi non siamo stati certo a guardare e qualche pericolo l'abbiamo creato».

Speciale Sporting Lisbona-Samp. Clicca qui per sapere tutto sulla sfida dell'Alvalade.

Nella foto Pegaso, Stefano Lucchini.