Bottinelli: «L’Italia era un obiettivo, io sono pronto»

Jonathan Pablo Bottinelli è stato presentato questa mattina a Bogliasco: «Sono pronto per affrontare questa sfida. Non vedo l'ora di scendere in campo con questa maglia».

Primo giorno di fronte ai giornalisti italiani per Jonathan Pablo Bottinelli, presentato oggi a Bogliasco nella sala stampa del Mugnaini. L'argentino ha parlato di Samp, di sé, utilizzando poche parole e non regalando sorrisi. Tipo riservato Bottinelli, faccia dura e spalle larghe, lingua pigra, come non lo sono invece i muscoli, già all'opera sul prato di Bogliasco questa mattina. Il nuovo arrivo doriano è già pronto per giocare, probabile un suo utilizzo sabato nell'amichevole contro il Siena in programma alla Spezia.

Il giocatore giusto. Ma per pensare al campo è ancora presto, prima bisogna affrontare il face to face coi cronisti. Aperto da Beppe Marotta. «E' un'operazione questa, che cercavamo da tempo – comincia senza mezze misure l'ad della Sampdoria -, Bottinelli era la nostra prima scelta, anche se c'è voluto tempo per definire il trasferimento. La definizione passava per l'aspetto economico, che abbiamo chiuso versando 2 milioni e 600 mila euro al San Lorenzo, in cambio dell'acquisizione a titolo definitivo del calciatore». Investimento di un certo tipo dunque, ma il Doria ha le idee chiare ed è pienamente soddisfatto della situazione. «L'operazione è perfettamente in linea con ciò che ci siamo prefissati – spiega Marotta -: prendere calciatori con curriculum già importante, ma con dalla loro la giovane età e Bottinelli risponde assolutamente alle caratteristiche».

Prospettiva. Classe '84, d'accordo, ma il difensore di Buenos Aires potrebbe già raccontarne parecchie. Per lui, le illustra tutte Marotta. «Ha collezionato la bellezza di 130 gare ufficiali in prima divisione argentina, un torneo di assoluto livello. In più Bottinelli vanta cinque convocazioni in nazionale, con due presenze, e l'ultima convocazione l'ha ricevuta per Argentina-Brasile, valida per le qualificazioni mondiali. Un gettone di grande prestigio. Se aggiungiamo il titolo mondiale Under 20 conquistato qualche anno fa, ecco il ritratto di un giocatore di prospettiva sicura e di un rinforzo importante per società e allenatore».

Parla Bottinelli. Viene finalmente il turno di Bottinelli, aiutato dalla graziosa interprete in divisa sociale sampdoriana. Risposte secche per l'ex del San Lorenzo, che sulle parole non ricama per nulla. Semmai, taglia. «E' un piacere trovarmi qui – comincia -, e poter partecipare ad un campionato così importante come quello italiano, che ho sempre ammirato e che ammirerò sempre. Non voglio fare però paragoni con l'Argentina, so che qui ci sono grandi giocatori, ma ancora non ho tastato il campo e preferisco esprimermi quando ne saprò di più».

Parola al campo. Saperne di più – su di lui – è anche un obiettivo dei giornalisti presenti, che ci provano. «Non mi piace molto parlare di me come calciatore – recide Bottinelli -, dicono che ho un buon gioco difensivo, piuttosto forte e anche aggressivo, ma anche qui è meglio far parlare il campo». Frase must di Mazzarri, il quale sarà ben contento di aver trovato un altro elemento in linea con la sua filosofia. «Sono a disposizione del mister – dice Jonathan Pablo – e se lui dirà che posso giocare già sabato, andrà benissimo. Fisicamente sono pronto e per ciò che riguarda il ruolo, mi trovo sia centrale che a sinistra nello schieramento a tre». Due cognomi. Il primo: Figueroa. «Lo conosco bene, ho giocato contro di lui in Argentina. Sarà un bel derby, ma deve vincere la Sampdoria». Cassano. «Mi ha chiamato ieri quando ero in riunione coi dirigenti per darmi il benvenuto, mi ha fatto piacere. In più, c'è anche Hugo (Campagnaro, n.d.r.) che mi darà una mano ad inserirmi. Non chiedo di meglio».

La galleria. Clicca qui per guardare le immagini della presentazione e del primo allenamento di Bottinelli.

Nella foto Pegaso, Beppe Marotta e Jonathan Bottinelli alla presentazione ufficiale.