Primo tempo da dimenticare: la Samp cade con la Lazio e dice addio all’Europa

Europa addio. E stavolta sembra proprio finita. Un primo tempo da dimenticare – in fatto di mentalità e concentrazione – spiana la strada alla Lazio e sbatte fuori strada la Sampdoria, incapace di superare l’ennesima prova di maturità auspicata da Giampaolo. Lo scontro diretto è perso e la rincorsa al settimo posto diventa utopia. Dispiace e pure tanto; e dispiace ancora di più per una seconda frazione giocata in dieci ma alla pari – se non meglio – degli avversari.

Salita. Nemmeno il tempo di iniziare che Colley si fa soffiare palla da Caicedo sulla trequarti ospite e non riesce a ostacolarne lo scatto verso Audero. Al 3′ i biancocelesti sono avanti e tre giri d’orologio più tardi rischiano di raddoppiare con l’ex Correa, fermato dal numero 1 blucerchiato, graziato nel prosieguo dell’azione da un colpo di testa del solito Caicedo. L’ecuadoriano si rifà con gli interessi al 20′, quando ci infila sotto la Sud su cross dalla destra di Romulo. Ora si fa in salita.

Rosso. Nel frattempo, al 16′, Tonelli aveva preso il posto di Colley non al meglio. Ramírez prova a riaprire i giochi su punizione al 33′ ma Strakosha fa il suo dovere. Come al 37′ nel bloccare un tentativo aereo di Defrel. Al 40′ ci prova anche Murru ma il suo sinistro è fuori misura. Fuori va anche Ramírez allo scadere: Maresca giudica da giallo un intervento dubbio su Leiva, estrae il rosso e manda negli spogliatoi il già ammonito uruguayano. Ora si fa quasi impossibile.

Dentro. All’intervallo Giampaolo sostituisce Linetty con Jankto, esterno sinistro di un centrocampo ridisegnato a quattro e con Defrel largo a destra. Quagliarella resta l’unico riferimento offensivo. E il capitano – 150 gol in A, 23 in questo campionato – colpisce: dopo un palo scheggiato da Romulo, Quaglia approfitta di un tocco maldestro di Acerbi per arpionarla in area e trafiggere Strakosha sotto una Sud che torna a sperare. E lo fa a ragion veduta. Con un sinistro al volo Murru pareggia il conto dei montanti, la palla ritorna in campo e centra Strakosha e poi va sul fondo. Sfortuna doppia. Ma siamo ancora dentro la gara.

Beffa. Immobile, entrato al 19′, ci fa capire che i biancocelesti non hanno intenzione di speculare e alla mezzora spacca letteralmente la traversa su punizione dal limite. Sul capovolgimento di fronte il Doria spreca un’occasione colossale: Quagliarella lancia Jankto in profondità, il ceco la mette in mezzo forte e tesa per l’accorrente Defrel che colpisce male e manda incredibilmente fuori. Gabbiadini al posto di Sala è la mossa di Giampaolo per un finale da tutto per tutto. Un finale che si scalda per un fallaccio di Lulic su Praet per cui fa le spese Sala, alzatosi per protestare dalla panchina: diffidato, salterà Parma al pari di Tonelli, ammonito in precedenza. Danno e beffa. Perché la corsa, stavolta, finisce qui.

Sampdoria 1
Lazio            2
Reti: p.t. 3′ e 20′ Caicedo; s.t. 11′ Quagliarella.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Sala (37′ s.t. Gabbiadini), Ferrari, Colley (16′ p.t. Tonelli), Murru; Praet, Ekdal, Linetty (1′ s.t. Jankto); Ramírez; Defrel, Quagliarella.
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Saponara, Barreto, Caprari, Sau, Tavares, Bereszynski.
Allenatore: Giampaolo.
Lazio (3-5-1-1):  Strakosha; Wallace, Acerbi, Bastos; Romulo (23′ s.t. Marusic), Parolo, Leiva, Cataldi (33′ s.t. Badelj), Lulic; Correa; Caicedo (19′ s.t. Immobile).
A disposizione: Guerrieri, Proto, L. Filipe, Patric, P. Neto, Armini, J. Bruno, Zitelli.
Allenatore: S. Inzaghi.
Arbitro: Maresca di Napoli.
Assistenti: Di Liberatore di Teramo e Tonolini di Milano.
Quarto ufficiale: Aureliano di Bologna.
VAR: Calvarese di Teramo.
Assistente: Tegoni di Milano.
Note: espulso al 45′ s.t. Ramírez per doppia ammonizione; ammoniti al 22′ p.t. Ferrari, al 32′ p.t. Acerbi, al 29′ s.t. Tonelli, al 45′ s.t. Murru, al 47′ s.t. Lulic per gioco scorretto, al 23′ p.t. Ramírez e al 47′ s.t. Sala per proteste, al 26′ s.t. Wallace per comportamento non regolamentare; recupero 2′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 17.057 (rateo 170.851 euro), paganti 1.393 (incasso 32.310 euro); terreno di gioco in buone condizioni.