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Andrea Costa, l’allievo che ritrova il maestro

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Andrea Costa, l’allievo che ritrova il maestro

Classe 1986, l’ex terzino sinistro di Reggiana, Bologna e Reggina, riabbraccia mister Atzori, colui che in riva allo Stretto lo ha dirottato con successo al centro di una difesa a tre.

26_costaDal granata della Reggiana all’amaranto della Reggina, passando per il tutt’altro che originale rossoblù del Bologna. Una carriera sin qui senza troppa fantasia cromatica tutto d’un fiato esploderà di colori. Già perché oggi Andrea Costa può dirsi un calciatore della Sampdoria e di blucerchiato potrà finalmente vestire. Per la piena soddisfazione di tutti. Il venticinquenne difensore riabbraccerà così mister Gianluca Atzori, colui che nella passata stagione in riva allo Stretto ha avuto il coraggio di puntare forte su di lui in nuova posizione. Dalla fascia mancina – la sua da sempre – il tecnico di Collepardo lo ha dirottato al centro di una retroguardia a tre, rischiando forse un po’ ma vincendo ampiamente la scommessa.

Granata. La scommessa più grande del ragazzotto di Reggio Emilia classe 1986 era quella di fare del calcio il proprio mestiere. Nome e cognome importanti, buone credenziali fisiche e tecniche, il percorso di Costa nel mondo del pallone inizia nel settore giovanile della Reggiana. Il suo debutto in prima squadra è datato 2004, nel segno di Adriano Cadregari e di Bruno Giordano, i quali lo lanciano in C1 nelle vesti di terzino sinistro. Se le nazionali giovanili cominciano a convocarlo, il Bologna lo nota e a gennaio 2005 non se lo lascia scappare.

Rossoblù. A nemmeno 19 anni, Andrea si sposta di una settantina di chilometri e di due categorie (Serie A), senza tuttavia partecipare alla retrocessione del gruppo di Carlo Mazzone. Il successivo apprendistato alla corte di Renzo Ulivieri – interrotto da novembre 2005 a marzo 2006 dalla breve parentesi-Mandorlini – modella il giovane esterno difensivo nell’esperienza e nella formazione. Le presenze a fine 2005/06 però non sono che 13. Saranno 22 nell’anno successivo, ancora con Renzaccio in sella, prima di un altro esonero del mister di San Miniato, dell’interregno di Luca Cecconi (2007) e dell’arrivo di Daniele Arrigoni (2007/08).

Amaranto. Lo spazio esiguo (solo 8 gettoni), la chiamata del mentore Ulivieri e il fascino della massima serie convincono Costa ad accettare la proposta della Reggina, che lo acquista in prestito nel mercato invernale del 2008. Malgrado un nuovo benservito a Renzaccio, il debuttante terzino emiliano gioca 10 partite di qualità al punto che i calabresi, freschi di salvezza, decidono di riscattarlo dal Bologna. Il 2008/09 consacra Andrea come l’amaranto più utilizzato (36 presenze e un gol al Catania) sia da Nevio Orlandi sia da Bepi Pillon, ma la Reggina cade in Serie B.

Maestro. Nel campionato cadetto continua il susseguirsi di allenatori. Walter Novellino, Ivo Iaconi e Roberto Breda si danno il cambio alla guida degli amaranto con alterne fortune e la stagione 2009/10 di Costa va agli archivi con 22 apparizioni. Tutto cambia con Gianluca Atzori e con l’idea di consegnargli le chiavi del suo pacchetto arretrato. Il fisico e il piglio ci sono, le caratteristiche pure. Andrea e il mister ne parlano, ne discutono, infine provano. Va alla grande. Soltanto un infortunio patito a Novara e quattro mesi di stop rovinano l’idillio e forse compromettono la rincorsa alla A della Reggina; una rincorsa che i due, allievo e maestro, vogliono assolutamente riprendere col blucerchiato addosso.

Andrea Costa: la scheda

Luogo e data di nascita: Reggio Emilia, 01/02/1986
Altezza: cm 182
Peso: kg 73
Ruolo: difensore

Nella foto Pegaso, Andrea Costa sbarra la strada al milanista Pato.

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