Il ritorno di Bonazzoli: «E’ stata dura, ma ora riparto»
Un brutto infortunio gli ha troncato la stagione migliore della carriera, ma ora Emiliano Bonazzoli sta bene e non vede l'ora di ricominciare: «La società ha speso tanto per me, voglio ripagarla con i gol».

Il sorriso dopo la tempesta. Di motivi per ritrovare il sorriso quindi, Bonazzoli torna ad averne parecchi: «E’ stata dura – racconta Emiliano nella sala stampa del centro sportivo di Moena -, all’inizio non ti rendi neanche conto di quel che è successo, poi piano piano prendi coscienza e devi tirar fuori la forza interiore. Vedi i tuoi compagni che si allenano, che sono in difficoltà, come è accaduto lo scorso anno, e tu non puoi dare una mano. Stai male, oltre a quel che ti è capitato vivi anche un momento difficile a livello collettivo. Sicuramente è stato brutto».
Le aspettative. Ora però parla di nuovo il campo e le aspettative sono tante: «Certo, soprattutto per gli sforzi economici fatti dalla società che ha voluto preparare al meglio questa stagione. Bisogna lavorare e cercare di fare bene per ripagare gli sforzi dei dirigenti e del presidente».
Il nuovo attacco blucerchiato. Si parla tanto dell’attacco, di un attacco che quest’anno è molto diverso. C’è abbondanza, c’è concorrenza e la possibilità ventilata di cambiare modulo: «Per ora abbiamo provato le due punte come al solito – frena Bonazzoli -, ma non ci sarebbero problemi per me in qualsiasi schema. Ricordo comunque che il modulo nostro è sempre stato duttile, anche la scorsa stagione quando giocavamo con due punte e due esterni alti che spingevano tantissimo. Alla fine certe volte si giocava con quattro attaccanti… Comunque il ruolo non è un problema, conosco bene quel che vuole mister Novellino e posso fare anche la seconda punta, con Flachi “centravanti”. Va benissimo in ogni maniera».
Christian e il passeggino. Bonazzoli chiude poi con una battuta sul figlio in arrivo ad ottobre: «Si chiamerà Christian e dovrò pensare ad un’esultanza originale in caso di gol, perché le hanno già inventate tutte… Forse potremmo mettere un passeggino dietro la porta, anche se nelle trasferte sarebbe un po’ scomodo…». Voglia di scherzare, entusiasmo, nuovi stimoli. Tutti gli ingredienti insomma per un Bonazzoli a mille all’ora.
Nella foto Pegaso, Bonazzoli in allenamento a Moena.
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