Mirko Pieri: «Il primo bilancio è sicuramente positivo»
Dall'Udinese – dove ha trascorso 5 anni di carriera – alla Sampdoria. Un salto importante per il terzino classe '78, già entrato negli schemi di Walter Novellino.

Il racconto di Pieri parte dalla lontana Grecia: «Ero in vacanza là – attacca -, mi ha chiamato il mio procuratore dicendomi che c'era l'interesse della Sampdoria: non ci ho pensato su due volte e ho accettato, dopo cinque anni con la maglia dell'Udinese. Sono molto soddisfatto di questa scelta».
Dopo la telefonata, la fine delle vacanze, l'arrivo a Bogliasco davanti a 1000 tifosi e la partenza per Moena, sede del lungo ritiro. Il bilancio di Pieri sul lavoro svolto in Val di Fassa: «Il bilancio non può che essere positivo – dice il neo-doriano -, abbiamo faticato e stiamo faticando ancora moltissimo, però è giusto così. Poi in amichevole sono arrivate solo vittorie, dunque i risultati si vedono».
Inevitabile parlare di Walter Novellino, tecnico sempre esigente e particolarmente attento agli esterni: «Il mister pretende molto, come è giusto che sia. A noi che presidiamo la fascia chiede copertura e spinta allo stesso tempo, per quel che mi riguarda chiede soprattutto spinta, ma lo immaginavo perché ricordo come giocava Zenoni nelle gare disputate contro la Samp quando ero ad Udine. Ho dovuto adattarmi ad un cambio di modulo, dal 3-5-2 al 4-4-2 classico con la torre e la mezzapunta, ma in realtà non è che cambi moltissimo: il lavoro dell'esterno è più o meno lo stesso, anche prima dovevo rientrare…». 
L'ultima battuta è sul soprannome rifilatogli da Angelo Palombo, in ritiro l'alias di Pieri è "Psyco": «Sono cose divertenti – scherza il terzino -, che fanno capire quanto sia unito il nostro gruppo».
Nella foto Pegaso, Mirko Pieri impegnato in un'amichevole estiva.
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