Novellino saluta Moena col sorriso: «Un ritiro utilissimo»
Si torna a casa: dopo tre settimane all'ombra delle Dolomiti, la Samp chiude il ritiro di Moena scendendo a Trento e pareggiando 1-1 col Messina. Le impressioni del tecnico blucerchiato dopo la gara.

Il pareggio, il primo nelle cinque amichevoli sin qui disputate, non significa nulla. «I ragazzi erano veramente molto stanchi – ammette Novellino -, il lavoro a Moena è stato pesante e lo si è visto. Miglioreremo, la condizione fisica verrà, ma a livello tattico ho visto già delle buone cose e questo, ovviamente, mi conforta». Va meno giù il gol preso («Anche chi entra deve essere sempre concentrato», è la sottolineatura a penna rossa), ma sono tante le cose col segno più da mandare in archivio: «Soddimo, che ha fatto veramente bene – attacca Novellino -. Poi Angelo, che da centrale difensivo è il più veloce che ho e sa dare sicurezza a tutto il reparto; Terlizzi e Sala mi sono piaciuti molto, e nel suo complesso la squadra intera».
Da mercoledì, a Genova, nuovi carichi di lavoro. Ancora Novellino: «Soprattutto dobbiamo riuscire a mettere in condizione Bonazzoli di ricevere palloni dalle fasce e non solo centralmente, ma bisogna anche tenere in conto che Bonanni per forza di cose è portato ad accentrarsi invece di cercare il fondo. Ma sono cose per cui c'è tempo». Tradotto: la Samp, la Samp che Novellino ha in testa, c'è.
Nella foto Pegaso, Walter Novellino: quinta stagione alla Samp.
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