Mazzarri: «Vittoria meritata, sotto con l’Hajduk»
Felicità per una vittoria bella e preziosa, concentrazione per una sfida delicata già all'orizzonte: questo è Walter Mazzarri. Che guarda avanti: «La testa è già all'Hajduk».

Eppure l'entusiasmo è alle stelle. Sulle quattro partite ufficiali disputate, la Samp ha sempre e solo vinto. «Eh, mi ci fate pensa' voi a 'ste cose – sorride il mister livornese -… Io sono già con la testa a giovedì, ci  vorrà tutta la determinazione messa in campo a Siena e anche qualche cosa in più perché contro l'Hajduk sarà una partita difficilissima». Anche al Franchi, comunque, non si è proprio passeggiato. «No, ma lo sapevo. Il Siena è una buona squadra, Mandorlini l'ha messa bene in campo: non sarà semplice per nessuno venire qui a far risultato». Dopo l'1-1 di Corvia, che cosa ha pensato? «Ho continuato a crederci – risponde sicuro Mazzarri -, dicendo ai miei di giocare sempre con lo stesso atteggiamento, di non cambiare e di non arretrare. Purtroppo ci sono stati quei 6-7 minuti di sbandamento a cavallo del cambio di Castellazzi con Mirante che ci hanno un po' destabilizzato, poi per fortuna i ragazzi si sono ripresi ed hanno ottenuto ciò che meritavano».
La partita l'ha decisa Montella, due giorni dopo queste parole di Mazzarri: «L'anno scorso a Reggio – aveva detto il tecnico della Samp a Bogliasco venerdì – Amoruso partiva fuori e poi è stato il giocatore più importante di tutta la stagione». Evidentemente il condottiero blucerchiato conosce i suoi uomini. «Vincenzo è un giocatore che può decidere la partita in qualsiasi momento: anche se lo vedi poco, gli basta niente per trasformare una mezza occasione in gol. Sono contento per lui e per la Samp». E del resto mancava solo un tassello in questa prima parte di stagione, i gol delle punte. Sono arrivati: «Sapevo che non ci sarebbe stato alcun problema, l'ho detto più volte – chiude Mazzarri -, in più la squadra continua a creare opportunità pericolose. Anche a Siena abbiamo colpito un palo e manovrato bene, portandoci più volte davanti al portiere avversario, tutto ciò oltre i due gol. L'importante è, ribadisco, che si creino i presupposti, poi i risultati arrivano».
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Nella foto Pegaso, le indicazioni dalla panchina di Walter Mazzarri.
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