Pieri: «Una partita fuori dal comune, un’emozione unica»

L'esterno di Grosseto felice per la prestazione della Samp e per l'atmosfera del derby: «Abbiamo fatto quello che voleva il mister, peccato non aver vinto perché ce lo meritavamo. L'aria di questa sfida? E' incredibile».

Anche per Mirko Pieri è arrivato il momento del derby di Genova. Lui che è alla Samp da due anni, ormai, aspettava questa sfida con trepidazione. Una sfida non incasellabile nell'ambito del calcio italiano, una partita tutta particolare, attesa come poche, sofferta come pochissime. La stracittadina a Marassi ha un sapore che solo lei ha, che la distingue e la rende affascinante. Anche l'esterno toscano, da oggi, lo sa: «Non avevo mai giocato il derby di Genova ed ero ansioso come molti dei miei compagni di vedere che cosa significa. Da quando abbiamo saputo che si sarebbe affrontata questa gara, è cresciuta la curiosità e la gente ha iniziato a caricarci. Finalmente capisco il perché: si tratta di una partita fuori del comune, fantastica».
L'emozione ha un po' frenato il morso del Doria? «Magari nei primi minuti, quando devi ambientarti ed entrare bene nell'ottica campo. Eravamo un po' sulle gambe, va detto, per via dell'impegno di Uefa, però credo che alla fine si possa essere soddisfatti per come sono andate le cose».
La difesa secondo Pieri è stato il reparto migliore dei blucerchiati domenica sera: «Abbiamo controllato alla grande l'avversario, non concedendo mai nulla. Sapevamo che il Genoa è temibile nelle ripartenze, tuttavia non si sono mai resi pericolosi. Per il resto, la squadra ha seguito le indicazioni del mister: giocare la palla ogni volta che era possibile, per mettere in difficoltà i rossoblu. Da parte nostra penso che la prestazione sia stata molto positiva, peccato solo per il risultato: le occasioni le abbiamo create, andrà meglio la prossima volta».

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Nella foto Pegaso, fuga a due per Mirko Pieri e Omar Milanetto.