Maggio: «Cattiveria e motivazioni, così si vince»
E' tornato il sole, sopra la Samp, e l'esterno blucerchiato se la gode: «Siamo riusciti a dare un po' di continuità ai risultati, vedremo di non smettere dopo la sosta…».

Rientro perfetto. Oggi, quei giorni lontani dal campo sembrano un anno fa. Tutto passato, tutto dimenticato. «E' stato bello ritornare in questo modo – commenta Maggio dopo il 3-0 all'Empoli -, penso non potesse essercene uno migliore. L'importante per me era rientrare, d'accordo, ma rientrare bene era fondamentale per prendere il ritmo. Perciò sono soddisfatto, delle prestazioni personali e del gol e mezzo segnato negli ultimi due turni». Anche la Samp, con un Maggio in più, sembra aver trovato il turbo che le mancava. «Ma credo che sia solo una questione di cattiveria e motivazioni – scansa gli elogi l'ex viola -, le abbiamo messe domenica scorsa ed oggi e si è visto».
Nuovi compiti. Che cosa è cambiato, rispetto all'anno scorso, quando già Novellino aveva scoperto un giocatore forte fisicamente e decisivo per creare la superiorità numerica? «E' cambiato il modo di giocare, con Mazzarri per ricoprire il mio ruolo bisogna far tutta la fascia e non è semplicissimo, io comunque mi ci trovo bene e sono contento, perché so che chi sta fuori è forte e può dare come e più di me quando è chiamato in causa».
Continuità. Come sempre dopo due vittorie consecutive – ma alla Samp quest'anno non era ancora accaduto -, si parla di entusiasmo: «Non lo so, vedremo dopo la sosta – saluta tutti Maggio -, di certo l'obiettivo era dare continuità ai risultati e ci siamo riusciti. Ora ricarichiamo le pile e al rientro valuteremo meglio il nostro momento».
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Nella foto Pegaso, Maggio spaventa Giacomazzi e Bassi è battuto: 1-0 Samp.
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