Marotta: «Nel primo tempo Samp senza carattere»

Il Direttore non risparmia le critiche alla squadra: «Determinazione e caparbietà, questo serviva per vincere e questo ha messo in campo il Livorno. Noi no».

Non è andata giù a Beppe Marotta la sconfitta di Livorno. Non tanto per il punteggio, quanto per lo spirito messo in campo dalla squadra, ancora una volta incapace di approcciare adeguatamente le trasferte: «Era già successo a Catania ed in parte a Napoli – apre, amaramente, il Direttore – ed è evidente che anche l'approccio di Livorno non sia stato corretto. Non si possono iniziare le gare in questa maniera, poi finisce che si subiscono due gol in dieci minuti…».

Esame fallito. Il commento deluso di Marotta prosegue: «Consideravo la gara di oggi come un esame di maturità, direi che siamo stati rinviati a settembre… Purtroppo ci siamo trovati subito in difficoltà ed invece di giocare di spada abbiamo giocato di fioretto, contro avversari che giocavano di spada». La rabbia dell'amministratore delegato della Samp aumenta quando si guarda all'occasione buttata: «Ci fosse stato un grande divario tecnico tra noi ed il Livorno, allora un risultato simile lo si sarebbe potuto comprendere. Invece gli amaranto sono stati bravissimi a mettere in campo le doti che dovrebbero essere la nostra forza: determinazione, caparbietà, aspetti fondamentali nel calcio. C'è rispetto per il successo meritato del Livorno, ma c'è anche grande amarezza per una Samp senza carattere, soprattutto nella prima mezz'ora del primo tempo».

Battaglie. Parole dure, che raramente Marotta ha pronunciato nel corso della lunga militanza alla Samp. Forse il Direttore vuol dare una strigliata all'ambiente, infastidito da prestazioni non all'altezza della maglia e dei tifosi. Insomma, la malattia che pareva sopita dopo i due successi consecutivi contro Cagliari ed Empoli torna a farsi viva. E sabato c'è la Reggina… «Ma ogni partita è una battaglia in Serie A – va avanti Marotta -, cercheremo di fare il massimo anche sabato». L'analisi prosegue, toccando il tasto della maturità: «La nostra classifica è tranquilla ed è frutto di buone prestazioni, dispiace solo non sfruttare il momento di serenità per operare il salto di qualità. Evidentemente non siamo ancora abbastanza maturi». Unico aspetto positivo della sconfitta all'Ardenza, il Direttore lo trova in Bonazzoli. «L'ho visto bene, sta recuperando e direi che si tratta della sola consolazione di giornata».

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Nella foto Pegaso, una fase della gara di Livorno: Volpi contro Pasquale.