Bellucci: «Ci abbiamo provato fino all’ultimo secondo»

L'attaccante romano scrolla la testa dopo la sconfitta dell'Olimpico: «Peccato, abbiamo fatto il possibile. Di buono, però, c'è che questa Samp ha ormai trovato la sua identità».

Claudio Bellucci, romano de Roma, cuore giallorosso. Di fronte, il furetto ex Bologna aveva il suo passato di ragazzino, con addosso la maglia che lo ha reso calciatore apprezzato e temuto. Tumulto di emozioni sì per il bomber del Doria, ma finchè l'arbitro non fischia, perché quando il pallone inizia a girare, uno che fa il suo mestiere pensa solo a fare il suo mestiere.

Peccato. Ed il mestiere di Bellucci è far gol per la Samp, il grande amore calcistico del numero 11 di Mazzarri. Fa male dunque a Claudio uscire così dalla Coppa Italia: «Dispiace, è logico – comincia -, perché abbiamo retto il confronto con una delle squadre più forti d'Italia e d'Europa nella maniera migliore, creando anche 6-7 situazioni importanti da cui potevano scaturire opportunità da gol. Resta la prestazione a consolarci, soprattutto in prospettiva, però stasera non basta: meritavamo di più».

Personalità. La Sampdoria ha impressionato per la grande personalità dimostrata sul prato dell'Olimpico, vanto che in trasferta non si notava da parecchio tempo. «Credo che questo gruppo abbia trovato una sua identità precisa – prosegue Bellucci -, ogni volta che scendiamo in campo cerchiamo di indirizzare l'incontro secondo i canoni che prepariamo in settimana, caratteristica su cui eravamo carenti ad inizio stagione. Si tratta di una base importante per il prosieguo del campionato».

Concentrazione. Qualcuno, malignamente, aveva predetto che la Samp si sarebbe presentata a Roma con la testa a Roma sì, ma sponda biancoazzurra. «Direi proprio di no – taglia secco Claudio -, ci tenevamo a passare il turno e abbiamo tentato fino alla fine. Ci sono le immagini a parlare per noi. Purtroppo nel computo delle due sfide ha fatto la differenza un solo gol, è difficile dire se quello subito all'andata o la rete di Mancini di oggi. Ma, come dicevo prima, resta la consolazione di aver tenuto la Roma in bilico fino in fondo. E non è roba da poco».

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Nella foto Pegaso, Claudio Bellucci messo a terra dall'ex blucerchiato Max Tonetto.