Stankevicius: «Abbiamo disputato una buona prova»

L'esterno lituano sale nelle preferenze dei tifosi, ma non ci dà peso: «Io non penso a me, penso alla squadra. E credo che la Samp oggi abbia offerto una buona prestazione».

Sul campo risponde da duro, in sala stampa da duro col cuore tenero, sugli spalti entra nei cuori dei tifosi, che già lo acclamano come un beniamino. Marius Stankevicius nei primi giorni di ritiro si è già guadagnato un coro – sulle note di "Guarda come dondolo" – e magari, per quel che può contare quando sul calendario hai appena messo via la pagina di luglio, pure il posto da titolare, data la preferenza accordata da Mazzarri al lituano nei confronti del pari-ruolo Padalino (entrato nella ripresa e a segno, peraltro).

Conta la squadra. In campo dal primo minuto contro il Bolzano, Stanke c'ha messo un po' per carburare, ma quando è partito si sono viste discese da tank tedesco, sassate anti-Golia e cross da cecchino. Insomma, bene. Molto bene. Guai però a dirgli che è stato il migliore in campo. «No, non il migliore, per me o siamo tutti bravi o tutti meno bravi, non si fanno distinzioni di nessun tipo. La squadra nel suo insieme, questo bisogna guardare». Aziendalista di gruppo, Stankevicius, anche quando parla della condizione generale. «Non siamo al top, è evidente, si è lavorato tanto e manca la brillantezza, ma secondo me oggi abbiamo disputato un buon match».

L'inserimento. Occhio agli schemi di Mazzarri e a come l'esterno li sta interpretando. «Mazzarri è il nostro capo degli schemi – dice Stanke parafrasando la lingua italiana – e soprattutto noi nuovi lo seguiamo attentamente. Ci manca ancora qualche meccanismo meccanico – altra efficace libera interpretazione del lituano -, ma tutto sommato si può essere contenti». Competizione, ci si riprova. Stanke non ci sente. «I test dicono che io sono il più veloce? Non serve a molto se poi in campo non aiuti la squadra, quindi io penso a dare una mano alla Samp e a vincere le partite insieme ai compagni. Chiaro che se avrò la possibilità di far bene singolarmente sarò contento, ma il mio unico obiettivo è servire alla squadra».

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Nella foto Pegaso, l'abbraccio tra Fornaroli e Stankevicius dopo il primo gol blucerchiato.