Delvecchio: «Cercare di migliorare e puntare al massimo»

Il centrocampista blucerchiato indica la strada alla Samp: «La mentalità deve rimanere la stessa, quella di volersi migliorare e di puntare sempre in alto».

Gennaro Delvecchio riparte da Moena, e non è una novità. Due anni fa era da queste parti e sembrava quasi di passaggio: un giorno a una squadra, il giorno dopo all'altra e quello dopo ancora chissà dove. Si tirò su le maniche – in silenzio -, stupì tutti e si conquistò uno spazio che, per tutta la stagione, nessuno gli tolse più: alla Samp, non altrove. L'anno scorso invece no, le cose sono andate diversamente: mille infortuni a fargli ombra per un campionato che la Samp tirava avanti a testa altissima e lui s'è trovato a dover vivere a metà.

Continuità. Oggi Delvecchio ricomincia ancora da Moena, da questo ritiro di sudore e applicazione. «Perché cerco più continuità», sorride lui. Lo sa, che il 2007/08 meraviglioso del Doria non è stato il suo anno di grazia: «Ho avuto parecchi problemi fisici, non sono riuscito a fare quel che volevo e soprattutto potevo – spiega onesto Gennaro, voce decisa e sguardo fermo come al solito -. Questo è quel che mi auguro per la stagione che inizia: stare bene, non avere guai, cercare di dare un contributo maggiore alla squadra. E se in mezzo siamo tanti non è un problema, la concorrenza aiuta soltanto: anche perché abbiamo tre competizioni e col mister gioca chi sta bene e chi fa bene… Ci saranno occasioni per tutti».

Mentalità vincente. Tocca anche alla Samp, ripartire. Da un sesto posto quasi incredibile. Solo che adesso sorprese non se ne possono più fare… «Ha ragione Mazzarri quando dice che ripeterci sarà difficile – ammette Delvecchio -, ora ci aspettano tutti… Stiamo lavorando bene, su un'ottima base che ci consente di partire con i meccanismi già affinati e permette ai nuovi di inserirsi senza troppi problemi. E poi è la nostra mentalità che non deve cambiare: puntare a fare il massimo, sempre e comunque. In campionato come in Coppa Italia e in Europa». Dove c'è da rimediare ad una ferita che a tratti brucia ancora… «Già, in Uefa bisogna fare assolutamente meglio dell'anno scorso – è la risposta pronta -. E' un trofeo prestigioso, e credo che la scorsa edizione, con la semifinale della Fiorentina, abbia contribuito a rinfrescarne un po' la visibilità. Ci teniamo, eccome».

Nella foto Pegaso, Gennaro Delvecchio in azione durante l'amichevole col Bolzano.