Marotta: «Sono ottimista, ma si può e si deve migliorare»
Il Direttore dopo il ko di Bergamo: «L'Atalanta ha meritato, inutile negarlo. Non è stata la vera Samp, bisogna riflettere e ripartire: valiamo di più dei quattro punti che abbiamo».

Calendario duro. L'a.d. blucerchiato si spiega meglio. «Abbiamo incontrato Inter, Juve, Lazio, dopo la sosta andremo a far visita al Milan… C'è da conservare l'ottimismo, perché questo gruppo può e deve sicuramente migliorare». Prosegue dunque la maledizione di Bergamo, stadio amaro per la Samp nelle ultime stagioni. «Evidentemente – dice Marotta -, quando ci incontra, l'Atalanta è brava a trovare le giuste motivazioni, ripeto: merito a loro. Resta la consolazione di non aver visto la vera Sampdoria». Attenuanti ce ne sono, non c'è dubbio. «La Coppa Uefa sicuramente influisce, giocare ogni tre giorni non dà la possibilità di preparare le partite al meglio, handicap che altri non hanno. Però, ripeto: ci serva da stimolo per risolvere i nostri problemi e migliorare».
Sosta utile. Ora, la sosta, per recuperare uomini e forze. Il pensiero va dritto a Claudio Bellucci. «Sì – dice il Direttore -, ma non gli vanno caricate sulle spalle troppe responsabilità. Sappiamo quanto possa dare Claudio, sappiamo il suo peso all'interno del gruppo, ma dobbiamo far le cose col giusto peso». Poi, il Milan. «Purtroppo sì, ma abbiamo la necessità di rialzarci e di cominciare a fare il nostro campionato. Certamente gli avversari stanno rispondendo al meglio in questo momento».
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Nella foto Pegaso, cartellino per Accardi: le espulsioni a Bergamo hanno pesato.
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