Delvecchio: «Se penso ai nostri tifosi sono a disagio»
Capitano per una sera, il centrocampista non cerca scuse: «Così non va, non ci abbiamo messo la cattiveria che serviva e abbiamo deluso i nostri sostenitori. Dobbiamo rialzare la testa e pensare al derby».

Un tempo soltanto. Si poteva anche chiuderla dopo i primi 45', la sfida del Dufrasne. Tanto è durata, forse anche meno: «Abbiamo preso tre gol in un attimo – ricorda sconsolato Gennaro -, era davvero impossibile recuperare. La botta, a livello mentale, è stata troppo forte. Ci è mancata la cattiveria che la Uefa richiede: queste partite o le giochi col coltello tra i denti oppure fai fatica, e noi abbiamo faticato tantissimo… Lo Standard ci ha messo sotto agonisticamente e questa è la cosa più brutta, una cosa che a me lascia l'amaro in bocca. Perdere si può sempre, per carità, ma perlomeno giocandosela ad armi pari: invece no, abbiamo fatto troppo poco per dimostrare che qualcosa valiamo anche noi e lo Standard ci è passato sopra. Ha vinto e l'ha fatto meritatamente, questo è un risultato che non si può discutere».
I tifosi. Non è un'analisi spietata, quella di Delvecchio. E' lucida, ed è anche onesta. Come onesto è Gennaro quando parla del derby: «E' una partita troppo importante per noi, ma ci abbiamo pensato giusto alla fine, quando il risultato era compromesso. E poi è importante per i nostri tifosi, che sono venuti in massa a sostenerci e hanno dovuto vedere una gara del genere: la loro partita la vincono sempre, noi non siamo stati in grado di ricambiare. Mi sento a disagio». I tifosi, già. Gennaro, da capitano, non si tira indietro: «Ci hanno dedicato una coreografia stupenda, hanno fatto tanta strada e noi non abbiamo conquistato nulla: niente scuse, dimentichiamoci di questa notte e pensiamo a cosa ci aspetta: quella di domenica sera è una partita fondamentale».
Il derby. Morale da ricostruire, dunque. Il tempo c'è: «Reagire nelle difficoltà – chiude Delvecchio – non è mai semplice, ma il derby è una gara per la quale non si possono cercare scuse. Questa sconfitta è pesante, mi sembra quasi un'arma a doppio taglio: dobbiamo essere bravi a trovarci la voglia di ripartire».
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Nella foto Pegaso, Gennaro Delvecchio in acrobazia davanti a Steven Defour.
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