Regini: «Felice per l’esordio, ma che emozione…»

Il giovane difensore arrivato dal Cesena fa la sua prima apparizione in Serie A: «Dopo cinque minuti passa tutto, ma prima le gambe tremavano… E l'anno prossimo vorrei rimanere alla Samp: si sta benissimo».

Vasco Regini, accento romagnolo, ti aspetti quasi che intoni qualche pezzo che tutti sanno a memoria, di quell'altro, con lo stesso nome. Invece Regini non è uguale a Rossi e fa il calciatore, per giunta alle prime armi. Nonostante un piglio da veterano. «I compagni oggi mi hanno fatto i complimenti dopo la partita – racconta il difensore ex Cesena -, hanno detto che sembrava giocassi da tanto tempo in Serie A. Mi ha fatto davvero piacere».

Emozioni forti. Però… C'è un però. «Però mi tremavano le gambe prima di entrare, eccome anche. Marassi fa sempre il suo effetto, si emozionano anche i grandi giocatori, figurarsi io. Poi dopo cinque minuti pensi alla partita e passa, ma lì per lì la senti tutta la pressione». Esordio voluto dal destino quello di Regini, perché il giovane blucerchiato oggi non avrebbe dovuto entrare. «Doveva entrare Cassano – spiega proprio Vasco -, invece poi le cose sono andate così e sono entrato io».

Io e Guido. Uno sguardo al futuro, anche se forse è un po' presto. «Beh, la mia speranza è quella di restare alla Samp, la società è fantastica, il gruppo anche, sia in Primavera che in prima squadra. Per me sarebbe un sogno che si realizza continuare a vestire la maglia blucerchiata». Chiusura su Guido Marilungo, che ha riservato a Regini i complimenti dopo l'esordio in A. «Glieli restituisco subito – sorride Regini -, perché è davvero bravo. Tre gol in Serie A in due partite non sono da tutti».

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Nella foto Pegaso, Regini all'esordio in Serie A: qui se la deve vedere con Barreto e Brienza.