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Palombo: «Delusione cocente, bisogna ripartire subito»

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Palombo: «Delusione cocente, bisogna ripartire subito»

Il capitano e i quasi 20.000 scesi a Roma a sognare la Coppa: «Gente che lavora e che ha mollato tutto per noi… Il dispiacere più grande è per tutti loro».

13_palombodaboAngelo Palombo l'avrà sognato, il momento in cui alzava la Coppa Italia, da capitano della Samp, all'Olimpico. L'avrà sognato stanotte, forse, ma anche prima, quando si è avuta l'ufficialità della partecipazione del Doria alla finalissima.

Il nostro grazie. Ed è per questo che il regista blucerchiato soffre, per una sconfitta che brucia da matti, che sarà difficile da dimenticare. Però Angelo è il capitano e il capitano è sempre l'ultimo ad abbandonare la nave. «Io dico solo grazie alla nostra gente – esordisce davanti ai cronisti dopo la finale -, sono persone che lavorano e che hanno mollato tutto per seguirci qui a Roma. E che presenza, poi, fantastici. Il dispiacere più grande è per loro. Poi, naturalmente, c'è la delusione nostra, che è cocente, però il calcio è così: lo sappiamo, e dobbiamo ripartire subito».

Ricominciare. Parole di stima per Rosetti, al centro di alcune critiche da entrambe le parti. «Per me è stato bravo – dice Palombo -, ha scelto una linea e l'ha seguita dall'inizio alla fine. Dovrebbe essere sempre così, in ogni partita». Infine, le sirene del mercato. Con una Fiorentina che bussa e una Samp ancora da ascoltare. «Della Fiorentina non ho sentito nessuno – chiude il capitano -, ci vedremo con i dirigenti della Samp a fine anno e valuteremo il da farsi. Adesso penso solo a ricominciare, dopo una sconfitta pesante come questa».

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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo e Ousmane Dabo in azione.

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