Pazzini: «L’abbraccio di Firenze mi ha emozionato»
Pazzini figliol prodigo: «Non mi aspettavo un'accoglienza del genere dal pubblico viola, mi ha fatto veramente piacere. La partita? Era difficile recuperare lucidità e brillantezza dopo la finale».

La partita. Meno emozionante l'incontro tra Fiorentina e Samp, senza dubbio. «Partita strana – racconta il numero dieci -, loro erano più motivati di noi, poi il gran caldo, infine le scorie inevitabili di mercoledì. Ci è mancata brillantezza, lucidità. Ma, onestamente, era difficile recuperare le forze dopo aver dato tutto in finale all'Olimpico».
Stimoli da trovare. Ora, il finale di campionato, con due partite a chiudere una stagione tutto sommato non negativa, anche se certamente non esaltante. «Gli stimoli ci devono comunque essere – sottolinea Pazzini -, in queste ultime gare vogliamo prenderci delle soddisfazioni, per noi e per i nostri tifosi. Non chiuderemo passeggiando».
Il prossimo anno. Spazio al futuro, con una programmazione societaria sempre più incentrata sui giovani. La Samp sembra aver scelto di rinnovarsi, puntando proprio sugli elementi del vivaio. «Sono cose che deciderà la società, io penso a fare il mio. Spero l'anno prossimo di continuare a segnare tanti gol e magari riuscire a guadagnarmi un posto per il Mondiale in Sudafrica, in questo senso sarà davvero importante per me il prossimo campionato».
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Nella foto Pegaso, Pazzini in volo tra gli ex compagni Zauri e Gamberini.
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