Pea: «Ai ragazzi non potevo proprio chiedere di più»

Il tecnico della Primavera dopo la beffarda eliminazione col Palermo: «Siamo tristi, ma la nostra stagione dice che abbiamo fatto crescere, e bene, parecchi ragazzi. Era il nostro obiettivo».

Fulvio Pea non può essere felice, dopo Samp-Palermo. La sua squadra è uscita dal campionato Primavera, dopo una stagione che davvero è andata oltre le più rosee aspettative, considerando la rifondazione post-Scudetto.

Il bilancio. «Ovviamente c'è rammarico – spiega il mister blucerchiato -, però non vanno dimenticate le tante cose buone fatte quest'anno. Il bilancio stagionale è assolutamente positivo, se pensiamo alle ambizioni di inizio campionato. L'obiettivo era far crescere nuovi giovani e direi che è stato centrato, anzi ampiamente centrato: la classifica della stagione regolare lo dimostra senza dubbio».

Strana gara. E la gara odierna contro i siciliani, anche. «Beh, credo che i ragazzi abbiano fatto tutto quel che potevano fare – allarga le spalle Pea -. Partita strana, oggi: inizi sotto di un gol, poi vai sotto di un uomo, prendi palo a fine primo tempo, pensi che va tutto storto. Nella ripresa invece, segni due volte, ti raggiungono, segni il terzo gol e nel finale vai vicinissimo a qualificarti. Più di questo, non so proprio cosa avrei potuto chiedere ai miei giocatori. Non è mancato il sangue blucerchiato, ciò che per la società ha grande importanza: i nostri ragazzi devono essere tifosi di questi colori, prima ancora che calciatori».

Progetto. Così anche Fulvio Pea, agitatissimo in panchina. «Sì, è stata una mattinata intensa – conferma il trainer -, anche se ho cercato soprattutto di essere un punto di appoggio per i miei, senza dare grandi consigli tattici e tecnici. Serviva un aiuto mentale, per arrivare con il massimo delle forze fino in fondo». Insomma, nulla da rimproverarsi dopo il Palermo e sguardo già rivolto al futuro. «Ho grande fiducia nella società, nei suoi programmi. Ho sposato questo progetto con entusiasmo e ho un contratto fino al 2010, l'obiettivo è continuare a lavorare bene per proseguire il discorso cominciato ormai tanto tempo fa».

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Nella foto Pegaso, tutta la delusione di Buono e Pea a fine gara.