La Samp saluta Marassi pareggiando con l’Udinese

La Samp chiude l'ultimo impegno stagionale al Ferraris con un 2-2 con l'Udinese. L'abbraccio tra Garrone e Palombo sotto la Sud, il gol di Cassano, l'esordio da titolare di Fiorillo.

L'ultima a Marassi del 2008/09 è un pari, come la prima. Oggi, 2-2 con l'Udinese, ad agosto invece fu 1-1 contro l'Inter. Gare diverse, aspettative di stagione opposte, a nove mesi di distanza. E poi la Samp, che rispetto all'inizio di un torneo difficile da incasellare perfino ora che si è concluso è mutata parecchio. Insomma, sotto il sole del Ferraris, questo pomeriggio, il congedo dal pubblico blucerchiato da parte di Walter Mazzarri e ragazzi, prima di conoscere il destino sia del tecnico toscano che di alcuni calciatori attualmente in forza al Doria.

Subito sotto. Sud in festa, come sempre, a dispetto delle delusioni – su tutte, la recente finale di Roma – e Doria in palla, almeno nel primo tempo del match. Con un Fiorillo in più, da oggi. Il portiere di Oregina vive infatti la prima giornata intera tra i pali di Marassi, in Serie A. Un bel premio alle potenzialità di un elemento di sicuro valore, nonostante la prova odierna non abbia soddisfatto lui per primo. Già, perché al 13' il rigore che apre le marcature porta la firma di Vincenzo, che non esce sulla chiusura di Campagnaro e permette a Quagliarella di infilarsi, costringendo l'argentino al fallo. Va detto, per completezza, che a pesare sull'imprecisione di Fiorillo c'è la scivolata di Campagnaro al momento di portar via il pallone, una volta accortosi che il portiere blucerchiato era troppo lontano. Del tutto fortuita, ma del tutto decisiva. Così D'Agostino batte l'ex numero 1 della Primavera campione d'Italia e porta avanti i friulani.

La rimonta. Palombo e compagni però non ci stanno a chiudere con una sconfitta e allora la Sampdoria inizia a macinare gioco, lasciando poco o nulla ad un'Udinese che di motivazioni – leggi miracolosa rincorsa Uefa – dovrebbe averne assai di più. Cassano sale in cattedra e nel giro di pochi minuti fa il primo gol e poi si prende il rigore per segnare il secondo. Diciamo fa il primo gol anche se sul tabellino finisce autorete di Isla, su pressione di Pazzini. Diciamo fa il primo gol perché la serpentina di Peter Pan è geniale e senza quella l'1-1 non sarebbe arrivato. Sul rigore, stessa scena. Il numero 99 mette giù da par suo, entra in area e si becca un calcione al secondo dribbling. Sul dischetto, per Cassano, c'è una rivincita da prendere. E infatti, una volta battuto Handanovic, il braccio del barese va in su, come a voler scacciare i fantasmi di un Olimpico ancora avaro con lui. Insomma, 2-1 Samp all'intervallo.

Pareggio e abbracci. Nella ripresa cambia qualcosa: la stanchezza si fa sentire, sebbene siano comunque gli uomini di Mazzarri a far meglio. E' però la squadra di Marino a pareggiare, sfruttando un angolo dalla destra, ben corretto in rete da Felipe, di testa. Difesa Samp non perfetta, nell'occasione. Siamo al 16'. Un minuto dopo, entra Sammarco al posto di Ziegler e un minuto dopo ancora, proprio Sammarco si mangia clamorosamente il 3-2 davanti ad Handanovic. Non succede più granché, oltre la doverosa registrazione della gara incredibile disputata da Campagnaro: un gigante. E dei cori calorosissimi per Palombo, fresco di rinnovo. Per il resto, pareggio in archivio, stagione anche, abbraccio della Sud alla squadra da applausi. E – con la riserva di disputare l'ultima a Palermo – appuntamento all'anno prossimo.

Sampdoria   2
Udinese        2
Reti: 13' p.t. D'Agostino (rigore), 32' p.t. Isla (autogol), 44' p.t. Cassano (rigore); 16' s.t. Felipe.
Sampdoria (3-5-2): Fiorillo; Campagnaro, Gastaldello (21' s.t. Ferri), Raggi; Padalino, Dessena (25' s.t. Delvecchio), Palombo, Ziegler (15' s.t. Sammarco), Pieri; Cassano, Pazzini. A disposizione: Mirante, Lucchini, Stankevicius, Marilungo. Allenatore: Walter Mazzarri.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Isla, Zapata, Felipe, Pasquale; Inler, D'Agostino, Asamoah (29' s.t. Obodo); Sanchez (45' s.t. Ighalo), Quagliarella, Floro Flores. A disposizione: Belardi, Domizzi, Lukovic, Zimling, Sala. Allenatore: Pasquale Marino.
Arbitro: Celi di Campobasso.
Assistenti: M. Bernardoni di Modena e Masotti di Bologna.
Quarto uomo: Velotto di Grosseto.
Note: ammoniti al 42' p.t. Sanchez, al 5' s.t. Gastaldello e al 40' s.t. Campagnaro; spettatori 20.000 circa; recupero p.t. 2' e s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, l'esultanza di Pazzini, Cassano e Dessena dopo il vantaggio.