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Del Neri: «Voglio costruire qualcosa di importante»

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Del Neri: «Voglio costruire qualcosa di importante»

Il nuovo tecnico della Sampdoria presentato questa mattina allo Starhotel di Genova dal presidente Garrone e dell'a.d. Marotta: «Qui voglio costruire qualcosa di importante».

03_delneriPrimo giorno da allenatore della Samp per Gigi Del Neri, in arrivo da Bergamo e cavallo di ritorno, per i suoi trascorsi da calciatore con la maglia blucerchiata, negli anni Ottanta.

Avanguardia. L'ex tecnico di Chievo, Roma ed Atalanta, inizia dunque oggi la sua seconda avventura a Genova, con stimoli ed entusiasmo. «La Samp mi è subito entrata nella testa – dice il mister di Aquileia -, sono felicissimo di essere qui. Considero questa società all'avanguardia nel panorama del calcio italiano, lo ha dimostrato chiaramente negli ultimi anni: c'è tutto per lavorare bene».

Il dopo-Mazzarri. Di rito i ringraziamenti al club, che ha scelto Del Neri come successore di Walter Mazzarri dopo la separazione consensuale – dopo due anni insieme – con il trainer toscano. «Ringrazio il presidente Garrone e il direttore Marotta per la possibilità concessami, io e il mio staff daremo il massimo per questi bellissimi colori, rispettando naturalmente le linee societarie perché sono convinto che siano i club a fare gli allenatori, mettendoli nelle migliori condizioni e non il contrario».

Qualcosa di importante. Nessun obiettivo di classifica dichiarato, per il futuro prossimo. «Cercheremo di creare qualcosa di importante – sottolinea Del Neri -, però è logico che sul piano del risultato finale non si possa prevedere né garantire nulla. Il responso dipende da troppe variabili, che vanno viste di volta in volta». Variabili che hanno indotto l'ex allenatore dell'Atalanta a firmare per un solo anno, tenendo fede ai suoi ideali. «Firmo per un anno, come sempre. Credo che sia la maniera migliore per costruire qualcosa nel tempo. Si resta liberi, si ha la possibilità di conoscersi, si resta sulla corda quanto basta».

Organizzazione e fantasia. Capitolo gruppo. Questi gli intenti di Del Neri. «C'è bisogno di 22 calciatori, uno per ruolo. I nomi naturalmente non li faccio, per questo c'è Marotta. Dico solo che, come è per me da anni, darò spazio ai giovani, tentando di creare un mix tra calciatori esperti e promesse». Per seguire un credo calcistico ben preciso. «Giocare un buon calcio, ben organizzato e fantasioso. Io parto da qui, poi se la base sarà ben curata, allora potranno arrivare anche i risultati». Fantasia, parola che fa rima con Antonio Cassano, inevitabilmente. «Con Antonio partiamo sei mesi in vantaggio, sia io che lui. Ci conosciamo dai tempi della Roma e sono contento se resta alla Samp. Io spero che stia con noi, perché è un calciatore fantastico, può cambiare le partite da un momento all'altro, è l'elemento che ha la qualità per inventare e mettere a frutto gli schemi. Il suo comportamento? E' migliorato molto, poi ci siamo sempre salutati tranquillamente dopo l'esperienza di Roma, quindi non credo ci sarà alcun problema».

Noi e il Genoa. Chiusura sul derby e sulla rivalità con il Genoa, che quest'anno ha superato la Samp in campionato dopo tantissimi anni. «Rispettiamo sempre i nostri avversari: il Genoa ha fatto bene in questo torneo, meritando la sua posizione. Però non si può dimenticare ciò che la Samp ha rappresentato negli ultimi vent'anni, certe gerarchie non si possono invertire in un solo campionato».

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Nella foto Pegaso, il nuovo tecnico della Sampdoria Luigi Del Neri.

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